Di tutto un po'
Sesta giornata di European Championship che segna la rinascita dei Misfits. Dopo 4 sconfitte consecutive, i Conigli Assassini, dovevano cambiare qualcosa al loro interno e la scelta è ricaduta sul coach, alla guida del team europeo torna l’emiratino Moose al posto di Jesiz.
La scelta, per il momento, sembra ripagare bene, sulla Landa tornano a vedersi delle composizioni eccentriche con Maxlore che sembra aver ritrovato il vecchio smalto e Hans Sama che riesce nuovamente ad incidere sui fight.
A dare il benvenuto ai “nuovi” Misfits ci sono gli SK Gaming reduci da due splendide vittorie, la settimana precedente, contro Fnatic e Vitality. Tra le loro fila c’è anche il giocatore che per adesso è il più accreditato per il titolo di “Rookie dello Split“, ossia il jungler Selfmade, che sta prendendo per mano i suoi compagni di squadra e li sta dolcemente accompagnando ai play-off.
Proprio per quanto detto in precedenza, durante la Draft (fase di pick&ban), il team in rosso dedica la maggior parte delle attenzioni ai campioni della giungla bannando prima Karthus e poi, in seconda rotazione, Olaf e Nocturne; infine, gli altri due ban vanno su Urgot, rischioso da lasciare libero non avendo la prima scelta, e sul versatile Jayce. Gli SK rispondono eliminando subito Draven dalle mani di Hans Sama a cui seguono Elise e Yasuo e nella seconda tornata LeBlanc e Nunu dato che gli avversari non avevano ancora scelto il campione per la giungla e per la mid lane.
Per quanto riguarda i pick, lato blu vengono scelti nell’ordine, Lucian, Syndra e Braum; nell’altro angolo arrivano Cassiopeia, Jarvan IV e, sorpresa delle sorprese, Galio per GorillA. Ma i colpi di scena non finiscono qui perchè il team di Moose seleziona per la corsia centrale Irelia, apparentemente esclusa dal meta attuale per contrastare il mago di Pirean. A loro volta, gli SK mettono Aatrox, anche lui nelle stesse condizioni della spadaccina di Ionia, in mano a Selfmade e Vladimir, rispolverato da Jiizuke in mid lane, per Alphari. In conclusione, per Maxlore arriva Sejuani, un campione non aggressivo come gli ultimi, non proprio fortunati, giocati dal jungler inglese.
All’interno del match possono essere distinte due fasi differenti, la prima, dall’inizio fino al 10′, in cui entrambe le squadre si dedicano a farmare e raccogliere risorse, scambiandosi breve schermaglie; la seconda che caratterizza tutto il resto dello scontro in cui saltano gli schemi e prende vita un incontro di wrestling dove ad avere la meglio sono i Misfits che al termine dei fight riescono a trovare obiettivi neutrali come un Messaggero della Landa, 3 Baroni Nashor e 4 draghi elementali.
Il primo fight scoppia al 10′ nella zona dell’Herald mentre Febiven e Maxlore si stavano assicurando proprio il buff viola, Selfmade e Pirean li attaccano ma Irelia grazie al Flash evita il Disperdi il debole (E) di Syndra e risponde colpendo entrambi gli avversari con la Lama dell’Avanguardia (R). Contemporaneamente Sejuani lancia la sua Prigione glaciale (R) sul mid laner avversario che viene colpito prima dall’Impeto della lama (Q) di Febiven e poi ucciso dalla Rabbia dell’inverno ( W) del jungler rosso. A questo punto Aatrox prova la fuga ma viene interrotto dal Duetto impeccabile (E) e dal Permafrost (E) che permettono a Irelia di raccogliere la kill.
Le botti da orbi tornano al minuto 17 in corsia centrale dove i Misfits hanno abbattuto la prima torre ed a dare il via è sOAZ con un Cataclisma (R) su Pirean, il quale viene però immediatamente soccorso da Selfmade e Dreams che abbattono il top laner avversario; nello stesso momento intervengono Febiven e Maxlore dando il via al valzer delle ultimate. Dopo quella di Jarvan IV arrivano nell’ordine: Potere senza limiti di Syndra, Sterminatori di mondi di Aatrox, Prigione glaciale di Sejuani e Frattura glaciale di Braum. La Lama dell’avanguardia di Irelia arriverà subito dopo l’uccisione del mid laner blu, stesso destino spetterà a Dreams per mano della stessa Irelia grazie all’ Entrata dell’eroe di GorillA. Per fortuna degli SK, a raddrizzare la situazione arriva Crownshot che prima uccide Irelia, salvando momentaneamente Aatrox (poi caduto per mano di Hans Sama), e poi vince l’uno contro uno con Sejuani.
Trascorrono appena 3 minuti e i due team si trovano nuovamente faccia a faccia, parte tutto con Maxlore che trova nella zona dei “Lupi” avversari Pirean; nel giro di 30 secondi tutti e 10 giocatori si ritrovano in uno spazio ristretto dove la provocazione di Galio ed il veleno di Cassiopeia la fanno da padrone. Tutto ciò porta i Misfits ad ottenere 4 uccisioni che gli spalancano la strada verso il Barone Nashor.
Con il potenziamento viola dalla loro, il team rosso continua a schiacciare gli avversari abbattendo prima la seconda torre esterna centrale, poi entrambe quelle in bot lane, intervallate dalla seconda in top. La situazione rimane pressochè invariata, grazie alla buona fase difensiva dei blu, fino al 36′ quando i Misfits conquistano la loro terza Mano del Barone che li porta ad abbattere tutti e tre gli inibitori blu e una torre del Nexus. Ma questa è soltanto l’anteprima della fine che spetterà agli SK perchè non appena il team tedesco lascia scoperta la base, nel disperato tentativo di ottenere il buff del Baron per tornare in partita, sOAZ si fa strada nella corsia inferiore permettendo ai suoi compagni di realizzare il Backdoor della vittoria.
Nemmeno il tempo di farsi investire dalla fresca ondata di fiducia della ritrovata vittoria che i ragazzi di Moose sono chiamati ad un’altra sfida ad alto rischio, perchè ad attenderli nella Landa ci sono gli Origen, reduci si dalla sconfitta contro i Fnatic ma restano comunque l’unico team ad aver battuto i G2 fino a questo momento.
A quanto pare gli Origen hanno guardato molto bene la partita di ieri dei Misfits tanto da bannare 4 dei 5 campioni della scorsa partita (Jarvan IV, Galio, Irelia e Sejuani) con l’aggiunta del solito Draven per Hans Sama. Per la squadra del lato rosso i primi tre ban vengono spesi per togliere campioni in grado di poter giocare in più di una lane come Yasuo e Cassiopeia, oltre al solito Lucian; infine, le ultime due esclusioni vertono su Ezreal, ormai ufficialmente il pick più famoso di Patrik, e LeBlanc, in modo da non dare a Nukeduck un campione troppo aggressivo.
Per quanto riguarda la composizione dei due team i Misfits optano per una “Protect the carry” (Proteggi il tiratore), ossia puntare quasi tutto su un unico tiratore, in questo caso Kai‘Sa per Hans Sama, con Urgot (sOAZ) e Alistar (GorillA) a fare da arieti da sfondamento, poi seguiti da due protettori, per Maxlore e Febiven, come Ivern e Orianna. Gli avversari rispondono con un quintetto che vuole fare delle fasi centrali e inoltrate della partita il suo punto di forza, tra tutti Yorick e Tristana, nelle mani di Alphari e Patrik, seguiti da due assassini dalla distanza come Zoe e Karthus rispettivamente per Nukeduck e Kold; a chiudere il tutto arriva Mithy con Braum.
Come nel precedente match, anche qui le prime fasi di partita sono abbastanza tranquille con i jungler che ripuliscono le loro rispettive giungle ed i laner che si scambiano schermaglie senza cercare aggressioni premature. Il tutto però cambia vertiginosamente al minuto 8 con Mithy che subisce l’intera combo di Alistar Testata, Polverizzare, Travolgere (W+Q+E) e Hans Sama che raccoglie la kill con i suoi attacchi base. In contemporanea Yorick, dopo l’evocazione della Vergine con l’Epitaffio delle Isole (R) ingaggia su sOAZ che subisce il colpo di grazia dall’immancabile Requiem di Karthus. Passano appena 2 minuti e Urgot viene nuovamente colto in flagrante da Alphari e Kold nei pressi dell’Herald con il top laner blu che dà, in tutti i sensi, l’Estrema unzione (Q) al suo avversario di corsia; il che porta gli Origen a conquistare l’Occhio del Messaggero.
L’Herald viene prontamente evocato in corsia superiore dove riesce ad abbattere entrambe le torri esterne nella quasi totale incuranza dei Misfits impegnati per 3/5 in bot lane dove Hans Sama riesce a prendere un’uccisione su Patrik. Nonostante l’apparente vantaggio acquisito dagli avversari, la squadra dell’angolo rosso non perde lucidità e riesce, tra il 18′ ed il 19′, a ricucire lo strappo con gli avversari distruggendo tutte le loro torri esterne.
Con l’avanzare del tempo il match diventa ufficialmente una partita a scacchi perchè ad ogni risorsa presa da uno dei due team risponde l’altro raccogliendo tasselli in una zona diversa di mappa. Al 26′ i Misfits approfittano dell’uccisione di Nukeduck per conquistare il loro tanto amato buff del Barone ma al tempo stesso Alphari si fa strada nella corsia inferiore distruggendo tutte le strutture inibitore compreso. Questo però non impedisce alla squadra in rosso di continuare ad imprimere pressioni sulla mappa visto che nel giro di 2 minuti distruggono l’intera cintura di torri esterna degli Origen. Al 32′ si stava prospettando un nuovo scambio con i Misfits che ottengono il loro secondo Drago infernale e gli Origen che si spostano sul Barone, ma i Conigli interrompono le trattative andando a contestare l’obiettivo agli avversari. Il primo a lanciarsi e a lasciarci le penne è GorillA, ma il suo sacrificio non è stato vano perchè permette ai suoi compagni di ottenere due uccisioni: la prima su Mithy, in mano a Hans Sama, e la seconda ai danni di Alphari ottenuta da Febiven. Una volta ottenuto il vantaggio numerico, la squadra rossa si gira verso il mostro epico e lo abbatte dopo però aver trovato un’ulteriore uccisione su Nukeduck colpito perfettamente dal Capturadix (Q) di Maxlore e finito dalla Pioggia di Icathia (Q) di Ka’Sa.
A questo punto la partita diventa una fedele riproduzione dello scontro precedente dei Misfits, che con la seconda Mano del Barone mettono sotto assedio la base avversaria riuscendo a conquistare gli inibitori della corsia superiore e centrale. Nonostante tutto però gli Origen sono ancora in tempo per rientrare nel match e ci provano riuscendo a conquistare l’Elder, drago che però gli costa la perdita delle due torri del Nexus.
Con la squadra blu chiamata a difendere la propria base dall’arrivo dei super-minion, i Misfits, tanto per non fare differenze tra Origen e SK, conquistano il terzo buff viola e forzano lo scontro nella corsia centrale dove a dare il via alle danze è Hans Sama con il suo Istinto omicida (R) danneggiando Zoe; Yorick evoca la Vergine ma viene immediatamente attaccato dalla combo di Alistar. Da qui in poi è un’escalation di abilità e morti, Hans Sama uccide Kold, seguito subito dopo da Alphari per via della Tanatofobia (R) di sOAZ; il terzo degli Origen a lasciarci è Mithy per mano di Febiven ed infine Patrik preso in pieno dallo Sdegno (E) di Urgot e finito da Hans Sama. Con il solo Nukeduck rimasto in vita e 4 membri dei Misfits ancora in piedi (con GorillA caduto nel marasma finale), il nexus blu non può far altro che cadere.
Dopo 2 settimane di batoste i Conigli Assassini sono tornati a scorrazzare felici nella Landa, con delle prove dove non si sono inventati niente di nuovo ma hanno seguito alla lettera il manuale del competitivo, procedendo per obiettivi senza lasciarsi attrarre da aggressioni forzate. Il cambio in panchina sembra avergli ridato lo smalto perso e soprattutto ha introdotto quella varietà di composizioni che era stata smarrita. Maxlore sembra aver superato la crisi tornando ad essere incisivo durante le partite tornando a regalare ulteriori risorse ai suoi compagni durante le fasi di corsia. sOAZ, abbandonato il Kennen ormai divenuto leggibile, nonostante abbia faticato nell’ultimo match è tornato ad esibire quelle prestazioni solide a cui ci aveva abituato.
Poco da dire sia per gli Origen che per gli SK, nei primi oscurato completamente Nukeduck, ci provano Alphari e Kold a portare avanti la baracca contro degli avversari che non hanno sbagliato praticamente nulla; stesso discorso vale per Selfmade e Werlyb.
E lo saluto!