Di tutto un po'
Sembra incredibile ma ce l’ho fatta, restano solo due team da presentare, il che fa di questo il nostro ultimo appuntamento della Pre-Season di European Championship. I roster che mancano all’appello sono quelli di Schalke 04 ed Origen.
Le due società in questione hanno fatto la storia del competitivo europeo ed il loro nome rappresenta ormai una certezza all’interno del LEC. Infatti, gli spagnoli calcano il grande palcoscenico dal 2015, stesso anno in cui si sono qualificati per il mondiale, mentre i tedeschi si sono affermati a partire dall’anno successivo senza mai lasciarlo.
Entrambi si affacciano a questa nuova stagione con la voglia di riscattare il 2019, anno non felice ambo i lati con gli Origen che, dopo la finale dello Spring Split, chiudono la stagione in 8° posizione e facendosi soffiare il posto al Mondiale dagli Splyce; lo stesso destino è toccato allo Schalke, nonostante il percorso inverso durante i due Split (7° nel primo e 4° nel secondo).
Le scelte intraprese dalle due società in questione per questo 2020 sono quelle che mi entusiasmano di meno perchè mi sembra che abbiano scelto la via de “l’usato garantito” che da’ si quella certezza di correre con un cavallo che si conosce ma si mette da parte quella sorpresa e quell’inventiva che può essere portata dalla nuova linfa.
Ma basta perdere tempo e passiamo a noi, partento con il team che ha operato maggiormente sul mercato.
ORIGEN
Parlando degli Origen è necessario fare una precisazione, perchè si, tre nuovi acquisti sono volti già conosciuti dell’European Championship però sono anche arrivati dei debuttanti, ed è questo il caso del support Destiny. Il primo si contende con Bvoy il titolo di giocatore più tropicale del LEC, visto che arriva niente di meno dall’Australia, per la precisione dai MAMMOTH, squadra con la quale ha partecipato all’ultima rassegna mondiale dopo aver vinto, in estate, l’OPL. Per il ragazzo si tratta della prima esperienza fuori dal proprio paese e si spera che possa portare bene sia a lui che alla sua squadra.
Ad affincarlo e al tempo stesso contendergli il posto da titolare dai Misfits arriva l’esperto H1IVA. Il finlandese è conosciuto nel mondo competitivo dal 2013 quando ha debuttato con gli RCTIC esports, team di casa sua, dal quale è iniziata una girandola di cambiamenti che l’ha portato a giocare per 16 squadre differenti in 6 anni di carriera. Il support aveva già vestito, per un breve periodo del 2017, la maglia degli Origen senza però riuscire ad affermarsi; adesso avrà una seconda occasione e dubtio abbia voglia di bruciarla in fretta.
Ovviamente, gli innesti dei due support sono legati alla partenza di mithy, lato Fnatic; ma lo spagnolo non è l’unico ad aver lasciato gli Origen, infatti, nella corsia inferiore non troveremo più Patrik, adesso agli Excel, bensì Upset. Il tiratore ex Schalke è stato uno dei pochi che ha mantenuto costanti le prestazioni durante l’infelice Split dei tedeschi e salvando la loro squadra da delle sconfitte già annunciate. Ovviamente, gli Origen sperano che possa fare lo stesso con loro.
Un’altra assenza pesante sarà quella di Kold, già costretto a fermarsi durante il Summer Split per motivi di salute, la situazione del jungler danese, col passare del tempo non è migliorata e a Novembre è stata annunciata la risoluzione consensuale del contratto con la società spagnola. Il posto in giungla però non è rimasto a lungo vacante perchè dagli ex-Splyce è arrivato Xerxe. Il giocatore rumeno è ormai un senior del LEC e dopo aver conquistato il posto ai Mondiali con le Vipere dorate è pronto a provare nuovi stimoli per confermare ancora una volta come sia tra i migliori jungler del panorama europeo.
In conclusione, insieme a Kold, gli Origen hanno salutato anche il loro 2° jungler, ossia il russo Zanzarah, che continua la sua avventura nel circuito europeo con gli AGO Rogue.
SCHALKE 04
Ed alla fine è la volta dei Minatori tedeschi. Partiamo dagli addii, oltre al già citati Upset, hanno lasciato il territorio teutonico Trick, passato agli SK Gaming, IgNar, sbarcato ai FlyQuest e Memento, il quale rimane sempre in Germania ma lato ad hoc gaming.
Ai tre sostituti che sono arrivati una cosa che di certo non manca è l’esperienza, visto che insieme contano 15 anni trascorsi ai più alti livelli competitivi. Il portabandiera è, senza ombra di dubbio, il greco FORG1VEN, veterano del panorama europeo che, i più appassionati, ricorderanno nelle vesti di quegli H2k che hanno incantato il pubblico del vecchio continente conquistando la semifinale nel mondiale del 2016; gli stessi che hanno lanciato tanti talenti tra i quali Jankos, Odoamne e Hjarnan. Io, purtroppo, avendo iniziato a seguire il competitivo di League of Legends a fine 2018 non posso sbilanciarmi in previsioni su quale impatto avrà il tiratore greco nel LEC, ma se gli Schalke hanno affidato a lui il controllo della corsia inferiore un motivo ci sarà.
Il secondo, in termini di età competitiva, è Gilius ex di jungler di ad hoc gaming, Vitality e Giants, solo per citarne alcuni, che torna tra le fila tedesche dopo esserci già stato nel 2016. Tra le fila degli AHG due seconde posizioni sia al Premier Tour che all’ESLM; è stato artefice, insieme ai suoi compagni, del radioso Summer Split dei Vitality nel 2018 e con i Giants ha vinto la SuperLiga del 2017. In pratica, a parlare per lui ci pensa il palmares e probabilmente è quello che sperano anche gli Schalke.
Chiude il terzetto, il più giovane dei tre, cioè Dreams. Il support coreano si è distinto con gli SK Gaming, specialmente nel primo Split dell scorsa stagione, dopo aver fatto la gavetta con l’academy dei Vitality, ha certamente voglia di confermare il suo posto da titolare in un team dell’European Championship. Non sembra essere quel tipo di giocatore che porta su di sè le luci della ribalta ma uno di quello che preferisce agire “nell’ombra” ed avere delle prestazioni costanti; il che, giocando in coppia con FORG1VEN, il quale sembra divertirsi nello stare davanti ad una telecamera, potrebbe fare di loro una duo perfetta.
Rispolverando il caro Nostradamus (pace all’anima sua) questi sono i team che mi convincono un po’ meno, sempre ricollegandomi al discorso che l’ “usato garantito” per me è come mettere una toppa laddove non si sa dove andare a parare e quindi per evitare altre sorprese si vira sull’esperienza.
E lo saluto!