Di tutto un po'
L’European Championship è ormai giunto al suo giro di boa. O meglio, manca ancora una giornata all’effettivo termine del girone d’andata, ma dato che per questioni di calendario 9ª giornata e prima tornata del girone di ritorno sono programmate per il 21 e 22 Febbraio. Dato che il fine settimana è il momento in cui sono più impegnato, anticipo ad oggi questo breve resoconto di metà stagione.
La massima competizione europea, come da copione, ha soddisfatto chiunque fosse alla ricerca di sorprese. Partendo fin dalle prime posizioni dove ci si aspettava una lotta a due tra G2 e Fnatic con il resto dei team a giocarsi le restanti posizioni ma, al momento, troviamo si i G2 ma non da soli bensì a parimerito con Origen e Misfits tutti a quota 6-2. Alle loro spalle c’è il terzetto 5-3 composto da Fnatic, Rogue e MAD Lions seguiti da Excel, SK Gaming, Schalke 04 e Vitality.
Se la condizione di Origen e Fnatic potrebbe rientrare nei possibili pronostici fatti ad inizio stagione, nessuno si sarebbe aspettato di vedere i Misfits ed i MAD Lions così in alto, viste anche le numerose modifiche fatte ai roster durante il mercato. Ad inizio LEC alcuni si aspettavano qualcosa in più dagli Schalke relegati alla penultima posizione in classifica dopo aver, finalmente, ritrovato la vittoria nell’ultima giornata.
G2 ESPORTS
Prima dell’8ª giornata ero già pronto a tessere le lodi dei campioni in carica Europei, di come non mostrassero punti deboli e di come facciano apparire semplici delle giocate ed impostazioni che richiedono grandi conoscenze del gioco e dei campioni al loro interno. Va però aggiunto che non saranno di certo le ultime due sconfitte a mettere in dubbio la qualità del roster di Grabbz ma queste vanno a sottolineare quanto sia difficile mantenersi costantemente al massimo della forma. A questo si aggiunge anche il fatto che i Samurai prima delle sconfitte con Misfits e Schalke avevano superato tutti i team che sulla carta erano i principali contendenti alla prima posizione.
Non travisate però queste parole perchè queste sfortunate uscite non sono legate solamente ad una brutta prestazione del team in questione ma anche a delle ottime performance di Misfits e Schalke, delle quali ci occuperemo più avanti, e di un livello di gioco europeo che si è alzato in questi ultimi anni e quindi anche le squadre sfavorite, se le viene concessa l’occasione riescono a battere i pronostici.
Parlando in generale dei G2 è facile ricadere sui soliti discorsi perchè l’andamento delle partite è rimasto abbastanza simile a quello a cui ci hanno abituato: una prima fase in cui i ragazzi di Grabbz faticano ad entrare nel vivo del match segue un mid-game dove i Samurai scoprono le proprie carte che, buona parte delle volte, si sono dimostrate più forti di quelle degli avversari. Tutto ciò però non si è verificato la scorsa settimana. Contro i Misfits, Caps è stato marcato a uomo dalla bot lane avversaria e ripetutamente punito non appena veniva colto fuori posizione, cosa che ha permesso a Bvoy ed a Razork di raggiungere rapidamente il picco di forma dei loro campioni. E, di conseguenza, portato la propria squadra alla vittoria.
Se nel match appena discusso a sollevare dei dubbi ci aveva pensato anche la draft con Sona top in mano a Wunder, nello scontro con i tedeschi, il quintetto dei G2 era abbastanza classico con Ornn, Lee Sin, Ryze, Aphelios e Nautilus ma il risultato è stato uguale al precedente. Lo scontro è stato più “sporco” del precedente con molte azioni tirate all’estremo come il tentativo “disperato” di aprire la base avversaria mentre lo Schalke minacciava il Barone Nashor, poi sventato da un tempestivo Teleport di Odoamne il che ha successivamente portato alla sconfitta dei Samurai.
Queste due batoste probabilmente serviranno alla squadra per riprendere quell’attenzione verso i dettagli al momento assopita e magari spingere Caps a provare un tiratore diverso da Aphelios (utilizzato in 4 scontri su 8), non perchè il campione non sia in meta o il giocatore non sia al suo agio ma per cambiare anche il ritmo all’intero team ed evitare di “fossilizzarsi” su un’unica metodologia.
ORIGEN
So che a inizio stagione avevo accomunato il team spagnolo agli Schalke
, ma, dopo un po’, ho capito che l’esperienza alla quale si è affidata la società iberica è di diversa fattura di quella dei tedeschi, perchè sia Xerxe che Upset hanno continuato a crescere all’interno della massima competizione europea testando direttamente l’ambiente dell’European Championship; al contrario di Gilius e FORG1VEN che hanno dovuto rifare la gavetta nei campionati regionali.
Fatta la premessa torniamo a noi, il percorso fin qui compiuto dalla squadra spagnola sembra ripercorrere quello della scorsa stagione. Questo spring split li vede di nuovo come i principali protagonisti, con 6 vittorie nelle prime 8 partite. I ragazzi di Guilhoto si mostrano compatti e ben organizzati con i nuovi innesti che sono entrati fin da subito nei meccanismi della squadra e l’intero quintetto che mostra già un’ottima sinergia.
Su Xerxe e Upset, in realtà, i dubbi erano pochi perchè i due hanno già mostrato le proprie capacità nelle passate stagioni rispettivamente con Splyce e Schalke 04. Il jungler rumeno sembra giocare ancora con l’ex team delle Vipere dorate, vista la familiarità con cui gioca attorno ad Alphari e Nukeduck; il suo Gragas continua ad essere onnipresente sulla mappa riuscendo sia a raccogliere risorse sulle lanes sia a conquistare gli obiettivi neutrali come draghi o Herald.
Discorso simile si può fare per l’Adc tedesco che continua a dimostrarsi una sicurezza nella corsia inferiore e di conseguenza affermarsi come uno dei tiratori migliori del panorama europeo. Le volte in cui è caduto sotto i colpi degli avversari si possono contare sulla dita di una mano, infatti sono solo 5 in 8 incontri, mentre il suo apporto da “killer” è ormai una costante (finora 36 kills).
Ma il giocatore che ha sorpreso più di tutti è Destiny, il giovane support proveniente da oltreoceano, non l’Atlatico ma il Pacifico. Infatti, la scommessa australiana degli Origen è al momento riuscitissima; infatti, nonostante, Mitchell Shaw, alla sua prima esperienza nel LEC, ha fin da subito dato prova delle sue qualità. Il supporto non è distinto per qualche azione particolare (o non che io ricordi) ma bensì per delle giocate puntuali ed efficaci senza cedere alla tentazione del doversi mettere in mostra a tutti i costi. Non a caso marcia anche lui con una media di 8 assist a partita e 2 morti. Il giocatore, inoltre, è apparso a suo agio sia con campioni playmaker (es: Leona, Rakan…) sia con quelli più difensivi (es: Tahm Kench).
Se le prestazioni degli Origen continuano su questo livello ci sarà ben poco da sorprendersi se a fine split gli spagnoli siano li a contendersi le posizioni più alte del podio.
MISFITS GAMING
Qui, signori miei, c’è solo da togliersi il cappello e fare i complimenti. Io, sinceramente, mi sarei aspettato delle prestazioni alla pari con gli Excel, ma i Conigli Assassini (più azzeccato adesso che hanno “Tim Burtonizzato” la mascotte) hanno mostrato d’avere una caratura ben maggiore.
Partiamo da Febiven, l’esperto midlaner olandese, dopo un 2019 tutt’altro che positivo e le voci che lo volevano come riserva di Ronaldo, sembra essere rinato. Dategli tra le mani un’assassin ed aspettate che “la magia” faccia il suo corso, perchè, esclusion fatta per lo scontro con i Rogue, a coincidere con l’ondata di successi della squadra francese (sono a 6 vittorie consecutive) c’è anche il ritorno degli assassini nella corsia centrale. La prima è stata Qiyana con la quale ha letteralmente trascito i suoi alla vittoria, non a caso è stato nominato MVP di quella gara. Poi seguita da Diana e LeBlanc, ma a soprendere più di tutti è la capacità di inserimento del midlaner grazie alla quale riesce ad eliminare dalle schermaglie uno o più avversari.
Altra felice sorpresa di questi Misfits è Bvoy, il tiratore coreano con un passato nell’America Latina partita dopo partita ha convinto sempre di più ed adesso è un titolare a tutti gli effetti. L’affinità con denyk e Razork è in continua crescita, come ha dimostrato il match contro i G2, ed al momento è uno dei pochi ad aver portato al successo Xayah. E parte del merito di ciò appartiene anche a denyk autore, con Rakan, di ottime prestazioni.
A questi si aggiungono Dan Dan e Razork. Il toplaner, dopo un inizio opaco, si è fatto strada col passare del tempo trovando in Aatrox uno dei campioni più affini al suo modo di giocare e che ben si inseriva nelle composizioni della squadra. Il jungler spagnolo ha retto alla grande l’impatto con il grande palcoscenico, oltre allo spettacolare Ekko esibito la scorsa settimana si è distinto anche con Gragas e Lee Sin dimostrando di essere uno dei migliori interpreti degli ultimi cambiamenti che hanno interessato la giungla.
FNATIC
Dopo un esordio di LEC complicato (contro gli Origen), i ragazzi alla corte di mithy sono entrati in carburazione ed hanno iniziato ad inanellare vittorie cedendo il passo solamente ai G2 e nell’ultima uscita con i MAD Lions. È ancora presto per valutare l’operato del nuovo coach ma ho avuto l’impressione che in quelle partite dove sono state introdotte delle novità, vedi Ornn mid o Singed top contro Sett, il team in arancione ha convinto più di quanto abbia fatto con dei pick classici.
Per adesso, il giocatore che si è distinto più di tutti è il nuovo arrivato Selfmade, quasi onnipresente sulla mappa e grande interprete (insieme a Razork) del nuovo modo di giocare la giungla. Una cosa che mi è saltata subito all’occhio è il differente modo di giocare Lee Sin del polacco rispetto a quello dell’ex Broxah, mostrando una familiarità impressionante con la combo Flash+R.
Sensazioni opposte invece sono arrivate da Hylissang, il support bulgaro, eccezion fatta per Rakan e Thresh con i quali ancora incanta la Landa, è apparso non al suo agio con Nautilus, uno dei campioni che sta prendendo piede nella corsia inferiore. Va specificato che il giocatore ed il Titano delle Profondità raramente si sono mostrati insieme nelle competizioni, basta pensare che nel 2019 è stata giocata una sola partita con Nautilus anche qui con esito negativo. Quindi si, Hyli è apparso spaesato ma magari è solo questione di tempo.
Sugli altri tre c’è ben poco da dire, Rekkles sembra non trovare fortuna con Aphelios, solo 1 vittoria sui 3 matches in cui l’ha pilotato, mentre mantiene il 100% con Miss Fortune. Bwipo continua a performare sugli ottimi standard a cui ci ha abituati, eccezion fatta per la partita con i G2, e Nemesis continua a trovarsi a suo agio con campioni che scalano nelle fasi tardive.
MAD LIONS
Insieme ai Misfits, gli ex-Splyce rappresentano una delle più grandi sorprese di questa prima parte di stagione. Il “neonato” team madrileno composto per l’80% da rookies si sta ricamando un posto nei migliori team del panorama europeo.
I ragazzi guidati da Mac hanno mostrato una compattezza invidiabile, tanto da far concorrenza ai Rogue, perchè in buona parte delle azioni era facile vedere coinvolti tutti e 5 i membri della squadra. Il che sottolinea una buona dose di fiducia nei rispettivi compagni ed accettazione del rischio che se l’azione va secondo programma si aprono degli ottimi spiragli per la vittoria, ad esempio l’ultima partita con i Fnatic
, mentre in caso di esito negativo si dovrà ricominciare tutti insieme.
Proprio per questa caratteristica appena descritta trovare un particolare che mi sia saltato all’occhio non è semplice; inizialmente pensavo che, vista la maggiore esperienza, le maggiori responsabilità sarebbero state affidate a Humanoid, ma così non è stato perchè tutti i giocatori si aiutano a vicenda e quando qualcuno è in difficoltà sono gli altri a cercare le azioni più pericolose. Però se proprio vogliamo trovarne uno da annoverare nell’album dei migliori la scelta ricadrebbe su Carzzy. Il tiratore ceco si sta distinguendo per la sua capacità di posizionamento durante i team-fights grazie alla quale riesce ad infliggere notevoli quantità di danno senza esporsi alla controffensiva avversaria; piccola pillola statistica, detiene il record di vittorie con Miss Fortune (4/4), una in più del suo collega più famoso Rekkles.
Quasi dimenticavo, sono molto contento e soddisfatto dell’impatto del nuovo portabandiera italiana all’interno del circuito europeo. Shadow sta sostituendo, non letteralmente perchè non è nei Vitality, la dipartita del caro Jiizuke nel migliore dei modi, quindi il mio spirito patriottico è soddisfatto.
ROGUE
La squadra europea era una delle più attese alla vigilia dell’European Championship perché, dopo aver cambiato l’intero team prima dello scorso Summer split lanciando praticamente tutta l’academy ed aver conquistato un posto nei Play-off, le aspettative sono cresciute di pari passo con il team anche per l’innesto dell’Adc, ritenuto da molti il ruolo più in difficoltà, ex Misfits, Hans Sama. Ed in effetti il passo avanti con il francese è stato notevole ed i Rogue adesso sono lì a giocarsi il vertice dello split, come dimostra la stessa classifica.
Parlando proprio del tiratore, sembra aver immediatamente messo da parte la parentesi sfortunata dell’ultimo split (nello spring aveva mostrato tanto nonostante erano già venuti fuori alcuni problemi nei Misfits) ed aver ricominciato a fare della botlane la sua casa. Il suo Aphelios non ha ancora conosciuto la sconfitta (3/3) ma con Draven sembra ancora non aver superato la batosta subita da Attila (si scherza eh), in realtà penso che in quell’unico match dove è stato giocato il noxiano ci fosse un problema con la draft.
Sugli altri membri che dire, Vander è sempre più il rappresentate della sicurezza nella Landa, quando serve una mano lui è lì; mentre, il terzetto di giovani leve (Finn–Inspired–Larssen) continua imperterrito a migliorare partita dopo partita sfruttando al meglio il loro già avanzato punto di partenza della scorsa season.
EXCEL ESPORTS
Inutile nasconderlo, questo giovane team inglese è tra i miei preferiti se non IL preferito. Al momento rappresentano il primo degli esclusio essendo in 7° posizione ma obiettivamente sono lì dove mi aspettavo che fossero, pronti a giocarsi un posto per i play-off. La squadra è giovane, con una botlane nuova di zecca ed un importante cambio in panchina.
Rispetto alla passata stagione i passi avanti sono evidenti, il gioco è molto più metodico ed i risultati stanno già arrivando. Patrik contende a Carzzy il titolo come miglior positioning durante gli scontri riuscendo a trovare un buon numero di danni senza essere impensierito dagli avversari; la confidenza di Mickey con le giocate aggressive sembra essere tornata quella che l’ha distinto agli inizi della carriera, ha impressionato in particolare con Pantheon e LeBlanc.
Per il resto del quintetto non mi sembra di aver notato grosse differenze rispetto alla scorsa stagione, Expect e Caedrel continuano a performare bene così come Tore (ei fu Norkskeren) apparso veramente al suo agio con Rakan e Thresh.
SK GAMING
Gli SK aprono, a loro malgrado, il capitolo delle squadre meno in forma della competizione; per carità, la strada verso i Play-off è ancora lunga e tutto è ancora a aperto ad ogni risultato. Va detto però che il team tedesco non sembra aver fatto dei passi avanti rispetto allo scorso Summer split.
L’innesto di Trick come jungler, al momento, non ha dato i frutti sperati. L’ex Schalke non sembra al suo agio con le nuove tempistiche della giungla e purtroppo il suo mancato apporto è la prima cosa che viene in mente quando si nomina il quintetto di LoL degli SK.
Chi sembra non trovare pace è Jenax, il midlaner è l’unico del team ad aver cambiato campione in ognuna delle partite fin qui disputate sintomo si di una buona champion pool ma anche di instabilità all’interno della squadra e di una fase dove il coaching staff sta ancora testando differenti modalità di gioco.
Per quanto riguarda Sacre, Crownshot e LIMIT non penso a chissà quali “pecche” individuali, anzi, il nuovo support sembra l’unico che presente all’interno della mappa saltando all’occhio per particolari giocate che hanno aiutato a risolvere situazioni delicate. Va detto che il tiratore sloveno in alcune occasioni è mancato all’appello non riuscendo ad infliggere quel quantitativo di danni che i compagni necessitavano ma qui il discorso si allarga anche a come la squadra organizzi e prepari l’azione.
SCHALKE 04
Qui, scusatemi, ma mi faccio i complimenti da solo, non che ci abbia guadagnato niente ma vedere una “premonizione” avverarsi è quasi meglio che essere smentiti. La squadra dei Minatori sta scavando a vuoto, i nuovi ingressi in società non hanno, per adesso, favorito la ripresa del team dopo il passo falso del Summer split.
Come per gli SK, l’elemento apparso più in difficoltà è il jungler Gilius. Le sue prestazioni sono grossomodo equiparabili a quelle di Trick, il suo apporto è mancato e la squadra non è riuscita a coprirlo. Questa impressione è poi stata confermata dalla stessa società che ha provveduto ad una sostituzione in corsa promuovendo Lurox dall’Academy.
Su Dreams non c’è molto da dire, sta ripercorrendo quanto fatto con gli SK, anche se va detto che nelle ultime uscite è apparso in ripresa giocando in modo più ordinato e meno avventato.
Ed alla fine arriviamo a FORG1VEN, il ritorno dello storico tiratore greco era molto atteso sia dai fan che dagli addetti ai lavori, ma il giocatore non è apparso al suo agio. Probabilmente erano alte anche le aspettative all’interno della squadra e gli sono state affidate fin troppe responsabilità fin dall’inizio. Archiviate le partite in cui ha giocato Senna, campione che non è sembrato nelle sue corde, ha dato dimostrazione delle sue capacità con pick Miss Fortune ma purtroppo non sono bastate per portare i suoi compagni alla vittoria. Ad aggiungere un pizzico di pepe alla situazione è arrivata anche la prima vittoria del team proprio quando è stato sostituito da un altro membro dell’Academy, Innaxe, ex Unicorns of Love.
L’unica mia perplessità nel vedere gli Schalke è legata a Odoamne ed Abbedagge in quanto mi aspettavo che ai due senior della squadra venissero affidate la maggior parte delle responsabilità, ma magari è stato così ed io non me ne sono accorto.
VITALITY
Ed alla fine tocca ai fanalini di coda, le Api Assassine non hanno ancora ritrovato lo smalto che li ha portati al Mondiale del 2018. La squadra sembra non aver ancora terminato il rodaggio, 3/5 dei giocatori sono cambiati e le nuove leve faticano ad entrare nei meccanismi del team, compreso il coach ex-Splyce Duke. Parte dei problemi sono anche legati alla situazione midlane che non ha ancora trovato una soluzione con il visto di Milica che tarda ad arrivare.
Se negli scorsi split Cabochard fungeva da ancora di salvezza per il team al momento il toplaner sembra essersi preso una pausa da quel ruolo ma conoscendo il giocatore sono consapevole che non ci vorrà molto affinchè ritorni su quegli standard. Rimanendo tra i senior tocca a Jactroll, lo storico supporto dà l’impressione di giocare allo stesso livello della passata stagione, alternando delle buone impostazioni a situazioni in cui viene colpevolmente colto fuori posizione; quindi non gli farei chissà quale processo.
Per quanto riguarda i nuovi arrivi, buono l’impatto di Comp, il tiratore è più volte sembrato l’uomo più in forma e quello in grado di tenere in piedi baracca e burattini. Il tempo è sicuramente dalla sua e confido nel fatto che con l’avanzare delle partite la sua affinità crescerà ulteriormente. Skeanz non sta facendo rimpiangere Mowgli ed ha mostrato di essere in grado di portare questi Vitality verso lidi migliori.
Questo enorme pistolotto è giunto, finalmente, al termine è stato lungo da scrivere e lo sarà altrettanto da leggere, ma c’avevo voglia e quindi andava fatto.
Probabilmente tornerò ad occuparmi di LEC quando sarà tempo di play-off ma non escluderei un ritorno anticipato. E non disperate, tanto il resto dello split mi costringerà a rimangiarmi qualche parola.
E lo saluto!