[LEC] I Fnatic vincono e convicono. Sono loro i primi finalisti

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È giunto il momento di riprendere il discorso play-off dell’European Championship 2020, fermo ormai dal 1 Aprile (qui il link). Appena una settimana fa mi stavo giusto riprendendo gli anni di vita persi per il backdoor sfiorato dai G2 contro i MAD Lions, seguito dalla vittoria di quest’ultimi, che i Fnatic, sabato scorso, hanno ristabilito le gerarchie spiegando alle giovani matricole che i veterani non hanno nessuna di voglia di lasciare il trono. Ma suppongo sia anche questa la bellezza del LEC e di tutto il circuito professionistico di League of Legends, l’essere imprevedibile proprio come lo sport. Un altro esempio recente sono gli Origen i quali, sconfitti in apparente scioltezza dal team in arancione, si riscattano venerdì contro i malcapitati Rogue; salvo poi subire una sconfitta per mano dei G2 domenica scorsa.

Le tempistiche ristrette che caratterizzano lo spring split, unite ai continui cambi di tendenza nei risultati, rendono complicato tirare delle somme sui singoli team e sul loro stato di forma. Ma evidenziano un altro aspetto importante, che le qualità una squadra non si possono definire basandosi solo sui risultati ma è necessario avere una visione d’insieme completa. Si, il punteggio finale è ciò che rimane scritto e ciò che vale nei termini della competizione, ma chi ha la possibilità di vedere e raccontare come sono andati i fatti non può soffermarsi solo sui numeri; o almeno così la penso io.

Ma torniamo sulla Landa perchè il rischio di dilungarmi in questo aspetto del commentare esport, o sport che siano, è molto alto. Dando un’occhiata al tabellone, i Fnatic si assicurano un posto in finale, in programma domenica 19, dopo il convincente 3-0 inflitto ai MAD Lions che adesso dovranno vedersela con i G2 nella seconda semifinale di questo spring split 2020. I ragazzi di Mithy hanno dimostrato di essere la squadra più in forma del torneo riuscendo sia ad approfittare di piccoli vantaggi iniziali sia di recuperare situazioni difficili. I Leoni del nostro Shad0w sono così costretti a dare la rinvincita ai Samurai per conquistare l’ultimo posto libero in finale. Infatti, al termine di una serie più equilibrata e meno convincente del previsto, il quintetto guidato da Grabbz di riffa e di raffa riesce ad avere la meglio sugli Origen ed a strappare il pass per la semifinale di sabato prossimo.

I Fnatic s’impongono sui MAD Lions con un netto 3-0 evidenziando il loro ottimo stato di forma attuale. La serie ha dimostrato che il team in arancione è a suo agio sia con composizioni efficaci nelle fasi tardive di partita sia con quelle che necessitano risorse in tempi brevi. Semifinale difficile, invece, per la squadra madrilena che non riesce a replicare la bella prestazione esibita contro i G2 apparendo impotente di fronte agli avversari; eccezion fatta per il secondo game dove avevano preso il controllo della mappa per i primi 15 minuti.

Come scritto poco fa, le prove dei vincitori sono praticamente senza pecca, Bwipo, relegato al ruolo di tank, svolge alla perfezione il suo compito ponendosi sempre in prima linea quando era il momento di ingaggiare o in alternativa ha reso impossibile la vita ai tiratori avversari; rimane un po’ indietro con la build nell’ultimo scontro ma senza costituire un problema per i compagni. Selfmade è ormai il candidato principale nella gara tra lui e Xerxe su chi sia il Gragas più forte del LEC con dei “Barili esplosivi” (R) calibrati alla perfezione che spesso andavano ad isolare i membri della squadra avversaria permettendo ai suoi compagni di finire il lavoro. Nemesis conferma ancora una volta come i personaggi da scaling siano casa sua, il suo Azir, lasciato libero di raccogliere risorse, ha letteralmente spezzato ogni fight dove metteva piede; ma, lo sloveno si distingue anche quando gioca dei campioni che richiedono una maggiore aggressione, certo con Yasuo e Tristana è caduto più volte ma il suo apporto in termini di danno è stato comunque notevole. Su Rekkles non c’è tanto da aggiungere, una volta separato dalla sua Senna, ha dimostrato di non aver dimenticato nè come si farma nè come ci si posiziona all’interno di un fight; ed inoltre, il suo affiatamento con i compagni sembra essere migliorato rispetto all’annata precedente. Infine c’è Hylissang, il support bulgaro, dopo aver attirato le attenzioni sul suo Zilean è tornato sui suoi prediletti playmaker diventando così il principale punto di ingaggio della squadra, mette lo zampino nella maggior parte delle azioni, terminata la fase di corsia si erge a shotcaller e, in alternativa, appoggia le scelte dei compagni (qui un esempio).

Lato MAD Lions non c’è molto da dire sono state concesse poche le possibilità per esprimere il loro effettivo livello. Quello che è sembrato più bloccato in assoluto è stato Orome visto che l’unica partita in cui non è stato bersagliato dagli avversari è stata quella con Ornn, il suo Sylas non ha avuto modo di giocare visto che la sua corsia è stata presa d’assalto constantemente. Poco incisivo Carzzy, il tiratore ceco, non è apparso al massimo della forma c’è stato un momento nel secondo game in cui sembrava aver trovato lo spazio giusto ma l’essere costantemente tenuto sotto controllo da Bwipo ed il resto dei Fnatic non gli ha permesso di esprimersi al meglio. Senza infamia e senza lode Kaiser, il support dei MAD, svolge bene il suo compito riesce ad inserire bene nei fight ed a fornire il suo apporto ma con i carry così limitati dagli avversari non ha potuto fare di più. Ha provato a distinguersi Shad0w, il nostro portacolori nonostante la prova opaca con Lee Sin si è riscattato alla guida di Olaf trovando diversi spunti positivi e raccogliendo diverse risorse sulla Landa ma anche per lui vale lo stesso fatto per Kaiser. Colui che, invece, è apparso più in forma è Humanoid, specialmente con Nautilus, principale fautore del vantaggio nel game 2 ma nei restanti incontri ha ceduto anche lui il passo ai Fnatic.

Nella prima partita della serie le due squadre hanno optato per due composizioni abbastanza simili a livello di scaling, ossia di risorse necessarie ai campioni affinchè questi non raggiungono il massimo della forma, puntando alle fasi tardive. Perchè da un lato avevamo il duo Azir-Senna per Nemesis e Rekkles accompagnati da Maokai, Rek’Sai e Thresh, dall’altro Zoe ed Aphelios (Humanoid e Carzzy) con Ornn, Lee Sin e Zilean fare da contorno. L’andamento dello scontro rispetta le aspettative con i 10 giocatori che passano i primi 18 minuti a farmare senza forzare la giocata. La situazione poi si sblocca grazie ad un’azione rischiosa di Carzzy che si espone troppo ed i Fnatic ne approfittano trasformando l’uccisione sul tiratore in un catalizzatore per la loro vittoria. Infatti, da quel momento in poi gli arancioni non hanno più smesso di imprimere il loro pressing nel match, grazie alla libertà d’azione concessa a Nemesis, trovando nel giro di 3 minuti 2 torri ed il Barone Nashor e infine chiudere la partita.

Nel secondo game i MAD corrono ai ripari bannando Senna e costringendo, così, i Fnatic a cambiare strategia. Mithy risponde optando per una composizione più aggressiva capitanata dal duo GragasYasuo con Miss Fortune, Blitzcrank e la sorpresa Malphite a completare il quintetto. D’altro lato Mac propone una formazione più equilibrata con Aatrox, Olaf, Nautilus, Aphelios e Thresh. Partono subito bene i Leoni che, grazie alle sortite di Shad0w e Humanoid, raccolgono uccisioni e risorse ai danni degli avversari portandosi sul punteggio di 10-5. Ma, superato il quarto d’ora di gioco, Hylissang e Bwipo decidono che è il momento di reindirizzare l’andamento della gara e fanno partire un teamfight che porterà nelle casse di Rekkles e Nemesis le pesanti taglie di Olaf e Nautilus. Da questo momento in poi i MAD perdono la presa sulla partita che scivola in casa Fnatic che pareggiano le uccisioni al 18′ (13-13), ottengono il primo Nashor ed il conseguente controllo di mappa. La fine arriva al 30′ con un teamfight davanti al Drago infernale nel quale Selfmade e compagni ottengono una carneficina, l’anima draconica e la base avversaria.

Mithy ci prende gusto nel draftare formazioni aggressive e ne propone una abbastanza simile alla precedente in quello che sarà il terzo ed ultimo scontro, sostituendo Yasuo con Tristana e Blitzcrank con Thresh. Costretti dal punteggio e dall’andamento dei primi scontri cambiano ritmo anche i MAD affidando Syndra a Carzzy, Nautilus a Kaiser, Renekton per Humanoid, Sylas con Orome e mantenendo l’aggressività con cui Shad0w gioca Olaf. Le modifiche apportate da Mac però non hanno l’effetto sperato perchè i Fnatic si portano immediatamente in vantaggio tanto da realizzare una carneficina già al 9° minuto di partita nella zona dell’Herald. Tale posizione comoda esalta Selfmade, infatti, il jungler polacco, tra i migliori della semifinale, con le sue giocate guida i propri compagni verso la finale danzando tra gli attacchi avversari e separando i membri dei MAD Lions non appena se ne presentava l’occasione. I Fnatic chiudono la pratica in 30 minuti e gli unici segnali di vita dei Leoni sono un Barone rubato da Shad0w con lo smite e uno scambio a loro favore intorno al 13° minuto.

E lo saluto!

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