Di tutto un po'
Per il terzo anno consecutivo ci ritroveremo a commentare ed osservare alla, ormai, tipica finale tutta asiatica. Cina contro Corea e se da un lato ritroviamo i Damwon, dall’altro lato i Suning hanno ceduto il loro posto sulla landa agli Edward Gaming.
Dopo essermi assentato per l’intero Main Stage1, dove ne sono successe di tutti i colori, torniamo a parlare dell’evento che concluderà la stagione esportiva di League of Legends, i Worlds. Avrei voluto parlarvi di tante cose dell’amarezza che ho provato nel vedere i Fnatic capitolare sulla Landa per motivi esterni a LoL; degli applausi a scena aperta per i Rogue e tutti i rappresentanti della LCS che hanno ben figurato; dei MAD che hanno tenuto alta la bandiera europea in top 8, non senza procurarci qualche infarto. Dei quarti di finale accomunati da una sola costante, il dominio incontrastato della LCK che su quattro semifinaliste tre portano la sua bandiera.
Ma il mio rapporto con il tempo è tutt’altro che roseo, io continuo ad implorarlo di aspettarmi ma lui corre via senza degnarmi di uno sguardo. Ora, però, la situazione si è tranquillizzata e posso agilmente affrontare il racconto delle semifinali dei Worlds 2021. Ad infiammare la Landa nelle giornate di sabato 30 e domenica 31 Ottobre sono stati, nell’ordine: DWG KIA – T1 e EDward Gaming – Gen.G.
Vi invito a buttare un occhio alla gallery che espone graficamente tutte le composizioni che hanno solcato la Landa degli Evocatori.
Lo scontro tra le due corazzate coreane è stato per molti una disdetta poichè avrebbero preferito vedere T1 e Damwon battersi nella sfida decisiva per l’assegnazione del titolo. In effetti, dallo spettacolo che si è visto sulla Landa mi trovo abbastanza vicino a questa aspettativa anche se confido nello spirito guerriero dell’altra finalista. Al di là di tutto, però, questa Bo5 è stata epica ed ha attraversato ogni possibile scenario di League of Legends. Si è passati da una serie di palle curve in draft fino al classico “accumulo alla coreana” con campioni in meta. Alla fine, a spuntarla sono stati i campioni in carica ma hanno dovuto far risuonare “Silver Scrapes” per abbattere Faker ed i suoi giovani compagni.
GAME 1 – Pronti via ed in draft si tirano i primi destri. Al terzetto di “saltatori” dei DWG, Lee Sin-Lucian-LeBlanc, rispondono i T1 con Poppy in giungla (non molto fortunata). Ma nella seconda fase di draft BeryL tira fuori l’asso dalla manica e come support seleziona Maokai. La partita scorre senza grossi boati, si vede che i giocatori si stanno riscaldando, con l’eccezione di Canyon. L’MVP degli scorsi mondiali raggiunge subito la temperatura ideale e nelle prime battute imbocca risorse alla mid ed alla botlane. Da qui in poi i ragazzi di kkOma, lentamente e sotto il naso degli avversari, si impossessano di tutta la Landa. Quando la situazione è diventata palese e gli ex SKT provano rispondere entra in scena ShowMaker che con un paio di pick fuori posizione spalanca le porte del Barone ai suoi compagni, per poi tutti insieme prendere d’assalto la base nemica.
GAME 2 – La risposta della squadra più titolata di League of Legends non si fa attendere. Altissima la priorità in draft per Lee Sin che viene subito affidato ad Oner per poi optare per il puro outplay meccanico con Lissandra in risposta a LeBlanc per Faker e Yasuo in top a fronteggiare Graves. Il cambio di ritmo in giungla svela un nuovo volto dei T1, più aggressivi e propositivi. Nonostante ciò, i DWG non si fanno cogliere impreparati e continuano a respirare sul collo degli avversari; sempre pronti ad approfittare di ogni minima disattenzione. Per portare la serie sull’uno pari servono dei teamfight orchestrati alla perfezione e la prodezza di Oner che soffia il Nashor a Canyon e innesca la carneficina che porterà i suoi a vincere.
GAME 3 – Da qui in poi il “monaco cieco” non vedrà più la Landa degli evocatori. kkOma gioca nuovamente la carta Maokai ma il collega Stardust dal cilindro tira fuori Zilean e lo assegna a Keria. Il “custode del tempo” stravolge i piani degli avversari perchè si inserisce contro una composizione così diretta che rimane bloccata se gli avversari resistono al loro grilletto. E sostanzialmente è andata così, i Damwon si riprendono la precedenza nell’early ma i T1 con un paio di teamfight ben assestati strappano la partita dalle mani dei connazionali. Insieme a Keria, è Gumayusi a strappare applausi poichè non appena raggiunge i tre oggetti su Jhin non ha guardato in faccia più a nessuno.
GAME 4 – Ora che il momento si fa rovente entrambe le compagini ritornano alle composizioni più meta aderenti. I principali tocchi di colore sono Gragas e Qiyana per Khan e Canyon. Come al solito i primi minuti di gioco sono casa dei DWG che nonostante le due torri di svantaggio mantengono la superiorità monetaria. Oner prova a far valere le sue abilità ma sbatte contro il muro nemico così come il povero Faker preso d’assalto. Come nella prima partita, nel mid game la squadra di kkOma escludono gli avversari dalla mappa ed offrono al pubblico “Silver Scrapes“2.
GAME 5 – Stardust ci riprova con Zilean ma il quintetto dall’altro lato della mappa ha imparato dal recente passato. Con Zoe, Graves e Talon si liberano delle catene del singolo grilletto con campioni in grado di fare danno anche in altre forme. I T1 cambiano nuovamente ritmo e provano a dominare fin dalle prime battute ma gli avversari non si fanno sorprendere. A parte questo si intavola il più classico scontro LCK con una lunga fase d’accumulo. Questa viene interrotta dallo stallo davanti al Barone intavolato da Faker e compagni. Alla fine, il buff viola va dalla loro parte ma lo pagano a caro prezzo, subendo un ace che permette ai Damwon di abbattere una torre del nexus. La conquista definitiva arriva qualche minuti più avanti con la conquista del Drago Maggiore per mano di Canyon.
I DAMWON KIA si assicurano così la seconda finale consecutiva ai Worlds mentre i T1 salutano a testa alta la competizione con un po’ d’appresione per Faker che potrebbe essere all’ultimo ballo.
Su tutto il cammino dei Gen.G c’è stato un alone di dubbi e poca convizione sulle loro qualità. Il portare “gli altri a non performare” non è una capacità che in molti possono vantare, perchè vuol dire che stai comunque tirando i fili del match. Fino allo scontro con gli RNG, gli EDward Gaming (EDG) non mi davano la sensazione di coesione e solidità che si cerca nei pretendenti al titolo. Quel derby LPL è stata una rivelazione perchè si non avranno la sicurezza dei DWG, ma nelle sfide lunghe mostrano una notevole adattabilità. Sugli scudi Viper e Scout, con il primo che, secondo me, è il principale contendente al titolo di MVP di ShowMaker.
GAME 1 – Qui, a differenza della serie precedente, le draft sono meno protagoniste: pick in meta e ce la si gioca di sole abilità meccaniche. Come prima, lo scontro è molto tirato con i cinesi che mantengono debolmente il pallino del gioco. I Gen.G, però, si rifanno sotto nella fase centrale facendo tremare gli avversari. Ma gli EDG non si perdono d’animo e aspettano al varco gli avversari cogliendoli impreparati e conquistando il primo punto della sfida.
GAME 2 – La possenza del pick di Lee Sin continua ad aumentare, ed in mano ad un giocatore esperto come Clid splende ancora di più. Qui, i ragazzi di oDin mettono in scena il classico coreano, evitare gli scontri iniziali per accumulare risorse e farle valere nel finale. E così è stato, grazie al loro jungler che è stato ubiquitario sulla Landa facendo da innesco per il pareggio nella serie.
GAME 3 – Qui gli EDG non sono ancora convinti nello spendere un ban per il precedente jungler e provano nuovamente a gestirlo cambiando pesantemente comp. Questa soluzione però non aiuta i ragazzi di Maokai che adesso non solo non possono gestire Clid ma subiscono il risveglio del Renekton di Rascal. Nonostante la seconda caduta i cinesi possono vantare un Viper in splendida forma che, fin quando ha potuto, ha tenuto in piedi la baracca. A differenza del primo scontro però i Gen.G non si fanno cogliere fuori posizione e chiudono la pratica portandosi sul 2-1.
GAME 4 – Con l’acqua alla gola gli EDG decidono di rimuovere Lee Sin dall’equazione e giocarsela su altri livelli. Questo cambio in draft influenza più del previsto l’andamento dei successivi due scontri. In questo c’è stato uno strano sviluppo, le due compagini si scontravano ad ogni drago con i Gen.G che conquistavano l’obiettivo ma gli EDG vincevano i fight. Come si può facilmente intendere, gli avvantaggiati alla fine di questa trafila sono i cinesi che trascinati da Scout e Viper portano la sfida sul 2 pari.
GAME 5 – Racconto breve come lo scontro in sè. Perchè il quintetto di Maokai schiaccia l’acceleratore non appena scendono sulla Landa. Contestano ogni obiettivo e non lasciano tempo ai Gen.G di intavolare la propria strategia. Il vantaggio in early si trasforma in uno snowball che porta la LPL in una finale mondiale come accade negli ultimi 4 anni a questa parte.
Fonti:
1. Ultimo articolo Worlds 2021: phaelibus
2. Colonna sonora game 5: Silver Scrapes
Immagine di copertina: Kaido vs Big Mama