Di tutto un po'
Dopo un’inattività di circa 4 mesi si ritorna a far vivere il blog con l’argomento che più di ogni altro mi aiuta a sbloccare il silenzio, League of Legends. In particolare con il campionato europeo, ai più noto come LEC, che riaprirà i suoi battenti il 17 Giugno1 con l’ormai classica Super Week e roster nuovi di pacca.
Ci eravamo lasciati il 28 Gennaio quando lo spring split era agli albori e lo scenario non aveva dato il benchè minimo segnale di trasformarsi in quello che è stato. Come sempre, alcune aspettative sono state soddisfatte, altre un po’ meno. La sorpresa, a quei tempi, più grande di tutte è stata la vittoria dei G2 che però, Bo5 dopo Bo5, diventava sempre più realtà e non più la semplice speranza di ogni tifoso.
Rispetto alla scorsa stagione, il mercato tra i due split non ha portato a grosse novità. Le compagini più attive sono state, effettivamente, quelle che hanno maggiormente faticato durante la prima metà di season. Tra queste figurano gli Astralis ed i BDS, MAD Lions e Misfits sono andati a puntellare determinate zone ma mantenendo la stessa l’ossatura. Poi abbiamo i Vitality sui quali aleggia un velo di dubbio per quanto riguarda la giungla. Mentre, rimangono invariate G2 (giustamente), Fnatic, Rogue, SK Gaming e Excel.
Per la presentazione dei nuovi roster dividerò le dieci squadre in due blocchi da cinque mischiando i quintetti rinnovati con quelli invariati. Come già evidenziato dal buon Deugemo2, il comune denominatore dei team, in questa finestra di compravendita è il preferire giocatori formati rispetto a giovani rampanti.
Gli Astralis, dopo aver concluso per la prima volta in ultima posizione, optano per una prevedibile rivoluzione del roster. Ripercorrendo la storia dell’organizzazione danese il fatto che abbiano virato, ancora una volta, su giocatori esperti non sorprende (erano la squadra più anziana dello spring split); ma si inserisce perfettamente nel recente trend della LEC.
Gli unici volti che ritroveremo nel prossimo split sono quelli dell’Adc Kobbe e del midlaner Dajor. Sulla permanenza di quest’ultimo nutrivo particolari dubbi perchè il giovane tedesco, a mio avviso, non ha fatto della costanza la sua arma migliore e pensavo che sarebbe stato lui il “caprio espiatorio”. Fortunatamente così non è stato, anzi, potrà mostrare il suo potenziale in un altro split e si ritroverà in squadra un altro rookie pronto a lanciarsi sul massimo palcoscenico competitivo.
Costui risponde al nome di Lee “JeongHoon” Jeong-hoon. Come si intuisce dal nome, gli Astralis, portano in Europa un altro coreano, più precisamente un support classe ’00. L’ex Fredit BRION Challengers ha preso il posto del tanto criticato promisq, passato agli AGO Rogue. Il giocatore asiatico sarà una carta tutta da scoprire perchè le ultime notizie competitive risalgono al 2021 nel quale ha disputato l’intero LCK CL collezionando la 7a e l’8a posizione.
A completare il quintetto due dei volti storici del panorama europeo. Sulla corsia superiore assisteremo al ritorno, dopo circa due anni di inattività, di Vizicsacsi. Lo storico giocatore di UOL, Schalke e Splyce ha speso i primi mesi del 2022 a togliersi la ruggine di dosso giocando, prima i mondiali con i PEACE e poi uno split in LFL con i GamersOrigin (adesso Team GO). Il secondo veterano che ritorna in LEC è il jungler rumeno Xerxe il quale, dopo un anno e mezzo agli Immortals (LCS), riabbraccia proprio quegli Astralis che aveva lasciato prima di sbarcare in Nord America.
Con le partenze di WhiteKnight, agli spagnoli dei KOI, e Zanzarah, ai Misfits Premiere, il roster danese si presenta, all’apparenza, più solidi del precedente. Pronosticare che questo basti per accedere ai play-off mi sembrerebbe azzardato perchè, va bene l’esperienza, ma, come i G2 ci hanno insegnato, per arrivare in vetta bisogna essere disposti a cambiare il proprio stile di gioco a seconda del meta.
Gli ultimi trafiletti del blocco li dedichiamo ai MAD Lions. I campioni del 2021 hanno dovuto fare i conti, per la prima volta, con l’opera di rifondazione di un team dopo i tanti successi. Ovviamente non si è trattata di un’operazione semplice e l’esclusione dai play-off dello spring split lo testimonia. Anche in casa spagnola era necessario agire sul mercato almeno per sbloccare la situazione e portare aria fresca. In questo caso è finito sul banco degli imputati il midlaner Reeker (adesso ai BDS Academy). Il giovane tedesco, dopo un avvio sorprendente, è man mano calato in prestazioni un po’ come tutto il team.
Al suo posto arriva la riserva di lusso dei Fnatic, Nisqy; che va a fare il percorso inverso dell’ormai ex compagno di squadra Humanoid. Inutile nascondere la gioia che il ritorno sul palcoscenico di un giocatore solare come il belga porti in me. Ma, al di là di ciò, un midlaner come lui potrebbe realmente fare le fortune di una squadra che si sta ricostruendo. Perchè si tratta di un player disponibile che ha fatto della versatilità e dell’adattamento i suoi punti forza. Occhi puntati sui Leoni che reclameranno quel posto alle Bo5 sfuggito un paio di mesi fa.
Un famoso detto recita “squadra che vince non si cambia” ma oltre la metà delle squadre non sembrano essere dello stesso avviso. E la cosa non riguarda solo le compagini di alta classifica. Infatti, è con somma gioia, che si può annunciare la conferma dell’intero quintetto degli SK Gaming, salvo novità degli ultimi minuti.
Fin qui, il team tedesco, è stata la vera incognita della stagione, quella squadra in grado di mettere in discussione le previsioni con successi insperati e cadute non programmate. La sintonia della corsia inferiore (Jezu e Treatz) ormai viaggia sugli stessi binari di quella tra Upset ed Hylissang. Jenax, o JNX, è sempre più padrone della toplane e l’esperienza di Gilius non si discute. Molto positivo l’approccio di Sertuss che un più di un’occasione ha evitato ai compagni di subire una sconfitta. Se a questo uniamo la continuità garantita dalla società ecco che gli SK sono dei candidati forti per il 6° posto.
Sui Rogue non c’è molto da aggiungere, Comp e Malrang hanno conquistato il cuore di tutti i tifosi già a metà split; quindi esclusi problemi interni, la scelta di confermare l’intero roster non può che essere scontata e ovvia. Nel mio immaginario, i Ninja stanno prendendo sempre più la forma degli eterni secondi. Ossia, quella squadra organizzata e pulita che gioca senza commettere sbavature ma alla quale manca sempre quel passo per alzare un trofeo. Quindi, come espresso in tempi non sospetti da Kenrhen, i Rogue non vanno visti nella regular season ma nei play-off. La squadra è completata da Odoamne, Larssen e Trymbi.
Chi, invece, ripercorre alla lettera il detto, in apertura di paragrafo, sono i G2 Esports. D’altronde non poteva essere altrimenti, poichè il roster, messo in piedi da Romain & co, ha fugato ogni dubbio e spazzato via ogni critica. Flakked e Targamas, dopo il graduale inserimento, hanno conteso più volte il ruolo di carry della squadra ai più esperti e celebri Jankos e Caps. L’ingresso di BrokeBlade è andato liscio come l’olio e parte del merito va dato al sesto uomo, il coach Dylan Falco.
Come detto in apertura di articolo, la vittoria dei Samurai non è stata una reale sorpresa per chi avesse seguito il loro cammino nel Lower Bracket. La squadra di ocelote ha ritirato fuori la specialità della casa, ovvero la capacità di imparare dalle sconfitte e dagli avversari. La svolta, in tal senso, è stata rappresentata dai jungler “low budget” e da una midlane in costante movimento sulla mappa; pratica che Jankos e Caps hanno maneggiato con una maestria impressionante e che li ha portati a trionfare. Dopo un MSI concluso in top 4 dietro a due colossi come RNG e T1 possiamo affermare, con una buona dose di sicurezza, che un posto ai Worlds 2022 è mezzo prenotato.
Con questo si conclude un articolo di due alla scoperta di quelli che saranno i nuovi roster del summer split LEC.
E lo saluto!
Fonti ed eventuali:
1. Ufficializzazione Summer Split e immagine base di copertina – lolesport.com
2. “ADAM, LA CACCIATA DALL’EDEN: LA PARABOLA DELL’ENFANT PRODIGE” – Deugemo Youtube
Bibbia del sapere – Leaguepedia
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