Lo spirito nazionale invade la LEC. UK al comando, Spagna e Francia inseguono

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Dopo una settimana di pausa, sfruttata per completare un po’ di faccende agricole ed illudermi di far uscire l’articolo in tempo, torniamo a parlare della LEC. Il racconto di questa week 3 avrà un curioso filo conduttore, l’unione nazionale. Infatti, rivedendo sia i risultati che la classifica, salta all’occhio una sorta di uniformità tra i paesi rappresentati dei vari team.

Per quanto riguarda il meta, la patch 12.12 ha portato sulla Landa il nuovo jungler Bel’Veth. Rispetto ad altri nuovi campioni che sono sbarcati nel competitivo questo non ha chiamato i team alla corsa al ban o al first pick. È apparsa in metà delle draft della giornata ed è atterrata sulla mappa solo in due. Gli unici a giocarla, come visibile nella gallery a fine articolo, sono stati Haru e Xerxe, il primo con risultati positivi, l’altro meno.

La sfida più attesa della settimana è stata, senza dubbio, il Derby d’Europa: G2 vs Fnatic. Ma, alle sue spalle, grandi emozioni sono state regalate dall’altro scontro dei Samurai con i MAD e da quello giocato da quest’ultimi contro i Misfits. Deludono BDS e SK Gaming, i Rogue hanno ripreso a viaggiare sul velluto; mentre, i Vitality portano a casa punti importanti.

La classifica al termine della terza giornata. Fonte LEC Youtube

Volgendo uno sguardo alla classifica il tema dell’unità nazionale torna protagonista. La vetta è occupata da due compagini inglesi e dai Rogue. Ad una lunghezza di distanza troviamo l’imprevedibile duo spagnolo ed i Vitality. Infine, sono momentaneamente fuori dai play-off Misfits (in netta ripresa), Astralis, BDS e SK.

“L’INGHILTERRA DOMINA”

Il paragrafo di apertura canta un solo inno nazionale, il “God save the Queen” del Regno Unito. Alla terza settimana di sfide ogni esponente differente dai sudditi di Elisabetta II è stato scalzato dal podio. Il ruolo del portabandiera nazionale è andato ai Fnatic, i quali con un netto e convincente 2-0, si sono presi quella prima posizione inseguita da inizio campionato. Subito alle loro spalle sfilano gli Excel che, nonostante inizino a diventare leggibili, continuano ad accumulare punti importanti in vista dei play-off. Insieme al duo prettamente UK, troviamo i Rogue. Geograficamente non hanno una definizione ben precisa ma, se non vado errato, la loro casa base dovrebbe essere a Londra, per lo meno quella del team LEC. Questi però, mettendo da parte la loro nazione d’appartenenza, hanno ufficialmente ritrovato lo smalto perso nella superweek.

Dopo la poca chiarezza e apparente carenza di comunicazione, l’armata arancione torna finalmente protagonista della competizione. I ragazzi di YamatoCannon, stimolati anche dal Derby della LEC con i G2, hanno mostrato dei passi avanti notevoli. La comunicazione è stata ideale così come la gestione dei matches. I giocatori sono apparsi molto più uniti del solito, come mi ha suggerito l’intervista di Wunder1, e pare che il lavoro di Sens stia mostrando i suoi frutti. In grande spolvero Razork, il jungler era il più atteso del quintetto e dopo un inizio di stagione opaco, ha vissuto il suo fine settimana da protagonista. Lodevole anche l’apporto di Wunder il quale inizia a dare quelle “G2 vibes” che tutti i tifosi orange aspettavano, ossia la libertà di giocare quei campioni favoriti dal meta. Sul resto del roster nulla da aggiungere.

Se nella week 2 mi sono trattenuto dal dare i Rogue ufficialmente ritornati adesso non ci sono più dubbi. La compagine guidata da fredy122 si è ripresa il suo usuale posto in classifica e, stando a quello che si è visto, non hanno alcuna intenzione di perderlo. Contro gli Excel hanno messo in scena il loro classico game. Un early pacato è stato fatto seguire da un mid/late da padroni della landa. Ci sono stati dei momenti in cui gli avversari sembravano aver preso il sopravvento ma, i Ninja, sono stati abili a mantenere la pazienza ed ad approfittare del primo errore degli inglesi per riprendere le redini del gioco. Più semplice il discorso SK, approfittando dello stile più compassato di quest’ultimi, Odoamne e compagni hanno presto preso controllo della mappa portando a casa una vittoria poco sudata.

Come detto in apertura, la leadership degli Excel non è più una novità. La corazzata di YoungBuck e Nelson continua a mostrare una buona forma fisica e lettura del meta. Ovviamente, come in ogni scenario competitivo che si rispetti, gli avversari iniziano a prendere le misure alle novità introdotte ed è quindi normale non vederli più dominare. Eccezion fatta per i BDS che hanno resistito meno di 25 minuti. Tra i vari componenti del roster, quello che, secondo me, merita un’attenzione particolare è Markoon. Il jungler, nel giro di due partite, ha mostrato un cambiamento radicale. Contro i Rogue, il suo apporto è stato nullificato, mentre, nello scontro di sabato protagonista assoluto.

LA FENICE NON È PIÙ ARABA MA FRANCESE

Proprio come accadeva a Fanny in “Harry Potter e la camera dei segreti“, le due portacolori della nazionale d’oltrealpe risorgono dalle loro ceneri e si riprendono il posto che appartiene a loro. Tale descrizione, secondo me, calza meglio ai Misfits che ai Vitality ma vanno messe insieme sia per la settimana 2-0 che per la nazione d’appartenenza. La mia perplessità sui Calabroni sta nel fatto che il loro stile di gioco continua a non mostrare cambiamenti rispetto al passato. Completamente opposto il clima tra i Coniglietti i quali, dopo aver ritrovato il successo contro gli SK, si staccano dall’ultimo posto.

È con sommo piacere che diamo il benvenuto nel summer split 2022 ai Misfits. La squadra di Carter si è finalmente lasciata alle spalle il traumatico inizio di stagione ed è tornata ad emozionare i suoi tifosi. Iniziano a vedersi i primi accenni di sinergia e l’aver dedicato più attenzioni a Neon stravolto, in positivo, la loro regular season. Purtroppo continua il furto di MVP ai danni dell’adc, contro i BDS, ma vabbè.
Comunque sia, a differenza dei loro connazionali, le vittorie dei Coniglietti sono arrivate non solo contro avversari morbidi. Inoltre, quella ottenuta sui MAD Lions ha chiarito, a tutti, che contro di loro non ci saranno più vittorie facili.

Dopo aver lanciato il sasso è giunto il momento di mostrare la mano. Per quanto i Vitality hanno aggiunto punti importanti al loro cammino, questi due successi non mi hanno riacceso l’hype verso il dream team. Poiché, oltre ad essere arrivati ai danni di SK e Astralis, non hanno modificato il loro iter. La proattività tanto richiesta non si è ancora palesata ma, va detto, che si è visto quintetto più coeso. Emblematica la gestione della Bel’Veth di Haru che è stato messo in condizione di farmare e portare quel campione ad esprimere tutto il suo potenziale.

ROULETTE “SPAGNOLA”

Continuano sul filone nazionale le due rappresentanti della nazionale iberica sembrano scese in campo con in mano la roulette. I MAD Lions, dopo la convincente vittoria nel derby con i G2, hanno subito un altro furto simile a quello subito dai Rogue nella superweek. Battuta d’arresto invece per i campioni in carica di ocelote che dopo aver difeso a gran voce il titolo subiscono una settimana 0-2.

L’altalena madrilena della week 2 continua ad oscillare anche in questa giornata. Alla prova pulita e precisa nello scontro del venerdì, si contrappone la scivolone subito per mano dei Misfits. Questo match, a differenza di quello con i Ninja, è sfuggito dalle mani dei ragazzi di Mac più lentamente. Dopo un early in totale controllo spagnolo, Vetheo e Neon si sono presi in spalla i compagni ed hanno chiuso le porte a quella che sembrava una semplice vittoria MAD. La mia impressione è che migliorando la tenuta mentale nelle fasi centrali di partita, questa formazione possa richiamare quella del glorioso 2020.

Come detto in apertura di blocco, questa è stata una giornata da dimenticare per Jankos & co. Le proverbiali fatiche nelle prime battute di partita, solitamente recuperate con un ottimo mid game, questa volta non sono state riprese. Ciò non vuol dire che non ci sia stato un tentativo nel riprendere il controllo sulla mappa come dimostrano gli oltre 30 minuti di game sia contro i MAD che contro i Fnatic. Questo sgambetto subito dai G2 non lo prenderei come una crisi ma come un naturale rallentamento dopo le fatiche del MSI.

IMMOBILISMO MULTIETNICO

Come in tutte le cose che circondano la nostra esistenza, ogni tanto bisogna anche affrontare delle cose brutte. Ad unirsi a ciò inserisco anche che questo è l’unico blocco che si separa dall’unione nazionale. E, chi per un modo e chi per l’altro, le condizioni di BDS e SK Gaming, sono tutt’altro che invidiabili. A completare il terzetto arrivano gli Astralis, che trovo un po’ fuori posizione ma il ritorno a casa a pancia vuota è comunque un dato.

Dei due fanalini di coda, coloro che mi stanno più deludendo sono gli svizzeri. Dopo la splendida seconda giornata, mi auguravo di vedere i ragazzi di Grabbz soffermarsi su quegli standard, ma così non è stato. Purtroppo si sono visti nuovamente dei BDS spaesati, con poche idee su come portare avanti la partita e in balia degli eventi. La speranza è che riescano a sfruttare questa pausa per riprendere le basi e quanto di buono mostrato contro G2 e Fnatic.

Risultati alla mano, il punto di vista sugli SK non dovrebbe essere tanto diverso da quello del team precedente, invece lo è. O per lo meno, io, riesco a trovare delle motivazioni dietro a questo calo di performance. Ai problemi della scorsa settimana con JNX costretto a giocare da casa si è aggiunto l’assenza dal palcoscenico di Jezu2, rimpiazzato per l’occasione da Gadget, Adc dell’academy. Quest’ultimo, che i più appassionati ricorderannno agli Unicors of Love, fa dei suoi pick particolare il suo punto di forza ma, in questo caso, non hanno aiutato alla causa. A ciò si unisce un Gilius fermo su un Lee Sin che, nonostante delle giocate positive, non ha portato vantaggio ai suoi compagni. La speranza per rivedere i rappresentanti della nazionale tedesca più competitivi è che queste problematiche vengano presto archiviate.

Inizialmente non volevo inserire gli Astralis in questo blocco ma rivedendo le loro partite ho iniziato a percepire un po’ di staticità. Probabilmente, come nel caso degli Excel, anche qui l’effetto sorpresa sta pian piano svanendo e gli avversari hanno iniziato a prendere le misure. Le prestazioni di JeongHoon continuano a mantenersi su livelli molto alti, così come quelle di Kobbe. Sta diventando molto leggibile il buon Vizicsacsi con i suoi tank ma si è sempre in tempo per riprendere quanto di buono fatto vedere ad inizio split o i primi 15 minuti contro i Vitality.

GALLERY WEEK 3

E lo saluto!

Fonti ed eventuali:
1. Intervista post game – LoL Esports VODs and Highlights
2. Assenza di Jezu – SK Tweet
Bene nazionale dell’esport: Leaguepedia

2 commenti su “Lo spirito nazionale invade la LEC. UK al comando, Spagna e Francia inseguono

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