La cavalcata dei Macko verso il terzo titolo nazionale

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Sarà anche trascorsa più di una settimana ma rivivere le emozioni della finale del PG Nats fa sempre bene. Come molti ricorderanno, a laurearsi campioni del summer split 2022 sono stati i Macko. Il team di coach Cristo ha rispettato le aspettative della vigilia e, con il tradizionale 3-1, si è confermata come vera dominatrice della scena italiana. Dall’altro lato c’erano gli Outplayed, la “squadra del Magister”, che sono tornati a casa sì sconfitti ma con la consapevolezza di aver completato l’intera run del lower bracket e con una promozione al Play-In dell’European Masters (EUM).

Per la società monopolitana si è trattato del terzo titolo nazionale dopo la doppietta del 2021. Questo risultato li porta a staccare di un punto i Campus Party Sparks ed a divenire la prima società per numero di split vinti. Oltre a questo, i Macko si sono guadagnati l’accesso al Main Event del prossimo EUM e l’MVP dello split assegnato ad ACD.

Come ogni finale che si rispetti, le emozioni non sono mancate. La tensione era palpabile e tutti e 10 i protagonisti non volevano fare quell’errore che avrebbe condannato i compagni. Ciò è rimasto invariato fino al terzo game perchè il quarto, ed ultimo, è stato una tipica partita dei Macko dove lentamente ma inesorabilmente prendono il controllo della Landa.

LA FINALE PASSO DOPO PASSO

Come nella corsa dalla media/lunga distanza, le due compagini hanno approciato a questa Bo5 non premendo immediatamente sull’acceleratore. L’andamento dei quattro scontri è descrivibile nella classica forma di “motore diesel”, ossia un avvio a ritmi blandi per poi accelerare nel finale. Ma procediamo con ordine…

MCK: Gangplank, Wukong, Yone, Ziggs, Amumu. OP: Gwen, Viego, Azir, Sivir, Leona.

GAME 1 (1-0). Nel primo scontro, infatti, i dieci giocatori non interagiscono tra loro per circa 10 minuti in cui preferiscono farmare e completare i primi oggetti. Il punto di svolta, però, arriva pochi minuti dopo quando Rharesh esce dal teamfight d’esordio con una doppia uccisione in tasca. Ciò permette alla sua squadra di essere l’unico dominatore della Landa per i prossimi 5 minuti, fino a quando gli OP sono riusciti a sbloccare il loro tabellone. Questo però si rivelerà essere il loro unico segno di vita perchè i Macko mettono in scena un macro pressochè perfetto e senza faticare si portano a casa il Barone e di conseguenza la base avversaria.

OP: Gangplank, Bel’Veth, Cassiopeia, Aphelios, Thresh. MCK: Gwen, Wukong, Vel’Koz, Tahm Kench, Senna.

GAME 2 (1-1). Dopo il successo della capolista, tutti gli spettatori auspicavano una risposta a tono degli sfidanti per poter assistere a più di tre partite. Fortunatamente, Panj e i suoi accolgono le nostre richieste e, approfittando della draft dal lato blu, riescono a mettere StenBosse e Lotuss in zona di comfort.

In questa seconda uscita gli OP optano per il caos. Ossia, sporcare il macro pulito ed ordinato dei Macko con continue aggressioni su più lati della mappa. La strategia gli arride nei primi minuti ma, pian piano, il quintetto di Cristo si ricompatta ed equilibria la situazione. La parità in campo rimane tale fino al 21′ quando, davanti alla tana di un drago già preso dagli OP, i MCK si fanno ingolosire da un Lindgarde, apparentemente, isolato e finiscono per regalare una tripla uccisione a Dehaste.

Da questo momento in poi il midlaner croato si trasforma in una macchina da guerra; coadiuvato, inoltre, da uno strepitoso HungryPanda. Al 26′ la base rossa è a pezzi, tutti e tre gli inibitori sono stati distrutti e agli Outplayed basta una spintarella per abbattere gli avversari. Nell’analisi, però, non è stata considerata la tenuta mentale di Rharesh & co. Infatti, il loro unico focus diventa Cassiopeia e, cogliendola più volte in castagna, al 36′ riescono a ribaltare il tabellone. Da qui in poi i team entrano in modalità rischiatutto e, come da tradizione, si danno appuntamento al Drago Maggiore. Nel mezzo del fight conclusivo è Lotuss a raccogliere l’obiettivo ed a consegnare la vittoria agli Outplayed.

MCK: Gwen, Rengar, Ivern, Sivir, Amumu. OP: Gangplank, Lee Sin, Azir, Vayne, Alistar.

GAME 3 (2-1). I Macko tornano sul lato di mappa che gli ha garantito la vittoria ma la cosa non ha influito l’early degli OP. Questi, infatti, hanno ripreso esattamente da dove li avevano lasciati. Grande pro-attività nelle prime battute per minare le certezze ed il controllo degli avversari. Il game, poi, continua come il precedente con dei piccoli vantaggi che vengono recuperati da una parte e dall’altra. Si arriva così al 19′ quando gli OP puniscono una spinta offensiva dei Macko, con StenBosse che raccoglie una splendida tripla uccisione, e li costringono a rincorrere.

A questo punto, i ragazzi di Cristo, entrano in modalità avvoltoio e, come successo già con i CGG, stallano in attesa del primo passo falso degli avversari. La loro pazienza verrà premiata al 29′ durante il teamfight che avrebbe dato l’anima draconica agli OP. Quest’ultimi, infatti, premono troppo presto il grilletto, senza attendere l’accorrente StenBosse, e si trovano a combattere in 4 vs 5. Rharesh e compagni colgono la palla al balzo e, abbattendo quattro dei loro avversari, conquistano il drago. Un paio di minuti dopo la rimonta è completa. Il quintetto dell’angolo rosso si lancia, in maniera un po’ sconsiderata, sul Barone Nashor. L’azione viene letta dai MKC che, a fronte unito, abbattono nell’ordine: HungryPanda, Lindgarde e StenBosse. Fatta piazza pulita degli avversari, ci si rigira rapidamente sul mostro del vuoto. Una volta abbattutto, ai Macko non rimane altro che prendersi la base avversaria.

OP: Gangplank, Jarvan IV, Azir, Sivir, Nautilus. MCK: Olaf, Wukong, Zilean, Sejuani, Senna

GAME 4 (3-1). Non cambia il copione in quello che sarà l’ultimo scontro di questa finale. La fiamma degli OP, però, qui si spegne molto prima rispetto al solito. Al tempo stesso, i Macko hanno preso il controllo della Landa in maniera molto più esponenziale. Il punto di svolta è arrivato tra il 16′ ed il 17′, quando l’inseguimento di StenBosse si è concluso con una quasi carneficina per i MCK, lasciando il già citato top laner a fare da testimone dell’accaduto. Da questo momento in poi il quintetto guidato da Cristo ha inserito il pilota automatico ed in 28 minuti ha archiviato la pratica.

Considerazioni finali. Entrambe le compagini che mandiamo all’EU Masters sembrano ben armate. Il pensiero e la speranza che il traguardo della top 8 sia raggiungibile, se non anche superabile come disse il buon Deidara, è forte. Ma è necessario restare con i piedi per terra, perchè il meta cambierà e sarà necessario avere da subito un’idea chiara di cosa potrebbe funzionare e cosa no. I Macko mostrano una versatilità ed adattabilità notevoli. Gli OP, invece, potranno far leva sul loro ottimo impatto nell’early game.

E lo saluto!

Fonti ed eventuali:
Fonte inesauribile di conoscenza – Leaguepedia
Immagine copertina – PG Esports LoL Twitter

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