Di tutto un po'
Se avevate voglia di vedere un League of Legends senza sconti non potevate sperare in un inizio di playoff migliore. Delle possibili 15 partite ne sono state giocate 14, dando vita ad un fine settimana ricco di emozioni con le inerzie di ogni singola serie che passavano da un team all’altro in un battito di ciglia.
Gli unici a seguire i pronostici sono stati i G2. I difensori del titolo hanno impartito la loro lezione ai malcapitati Misfits. Inoltre, l’armata di Dylan Falco è stata anche l’unica squadra che non è giunta al game 5. Tra MAD e Rogue, match d’esordio, si è trattato di una sfida a chi picchiava più forte. Dopo un’estenuante ultimo scontro che ha superato i 40 minuti sono stati i secondi ad avere la meglio. Ma la sfida più tirata è stata quella tra Fnatic ed Excel. I due rappresentanti inglesi giocavano per la loro sopravvivenza. E dopo il 2-0, firmato dall’ex Youngbuck, la storica organizzazione esportiva sembrava ad un passo dal lasciare LEC e Mondiale. Ma, esattamente, come è successo nella superweek gli orange capovolgono la situazione e restano in lotta.
I prossimo scontri, quindi, saranno Fnatic–Misfits, G2–Rogue e MAD Lions in attesa del vincitore della prima sfida. Certamente il peso specifico di quest’ultima è notevole, dato che chi vince oltre a restare in corsa per la LEC entra anche di diritto al mondiale. Al tempo stesso, però, non va sottovalutata la finale dell’upper bracket che porterà il vincitore a giocarsi la finale. Volendomi lanciare in ambito pronostici, i Fnatic sembrerebbero essere favoriti ma bisogna ricorsarsi un certo signor Vetheo che appena vede arancione si scatena.
Dall’altro lato, i Samurai sono, potenzialmente, già lanciati verso la loro seconda finale consecutiva. Il loro stato di forza non è stato messo in dubbio ma attenzione che questi Rogue più sporchi del solito possono mettere più di un bastone tra le ruote. Per quanto riguarda i MAD, il mo augurio è che tutto il quintetto lavori sulla tenuta mentale in modo da potersi fare valere in queste serie prolungate.
I playoff 2022 non poteva avere inizio migliore. MAD e Rogue ormai rappresentano il seconda maggiore rivalità europea dopo Fnatic e G2. E, in quanto tali, hanno dato vita ad una Bo5 senza esclusioni di colpi. Tutti e cinque i game della serie formano una lunga lotta senza quartiere dove il primo ha cedere il passo è anche il primo a cadere. Capovolgendo la storia recente, sono i Ninja ad avere la meglio sugli spagnoli ed a guadagnarsi l’accesso alla semifinale dell’upper bracket.
Riassumere questo scontro non è molto semplice perchè per trovare un filo conduttore bisogna districarsi tra la miriade di azioni che si sono susseguite. Le prime due partite hanno seguito lo stesso copione ma a parti invertite. Nel game 1, dopo 20 minuti, di botte sulla Landa sono i MAD a prendere il sopravvento; andamento esattamente opposto nell’incontro successivo. Anche la terza e quarta sfida sono accomunate dallo sviluppo, infatti, entrambi sono durati meno di 30 minuti e sono stati degli stomp, prima lato spagnolo, poi lato Ninja.
Nell’ultimo game, ho avuto l’impressione che la lucidità abbia giocato un ruolo fondamentale. Anche qui, nessuna schermaglia è stata risparmiata ma i Rogue le hanno affrontate in maniera più consapevole. I ragazzi di Mac, dopo una prima fase opaca, si rimettono in carreggiata nel mid game fino al 34′, quando Elyoya e Armut si fanno cogliere fuori posizione nei pressi del drago che ha consegnato l’anima agli avversari. Da qui in poi i Rogue si assicurano i buff del Barone e del Drago Maggiore, con un paio di teamfight decisivi, e la conseguente vittoria.
Fra le tre serie che hanno composto la prima giornata di playoff della LEC, questa è quella che più ha rispettato le aspettative. Per un momento mi ero lanciato sul 3-0 netto dei G2, ma, poi ho ripensato alla filosofia dei Samurai ed ho “corretto il tiro”. Nonostante ciò, i campioni in carica hanno lasciato poco spazio di manovra agli avversari, spedendoli nel lower bracket e, contemporaneamente, mandando i MAD Lions ai Worlds.
A fronteggiare l’armata di Dylan Falco vi erano i partenti Misfits che adesso se la dovranno vedere con i Fnatic sia per restare all’interno dei playoff sia per prendere il pass della rassegna internazionale. Il team francese è stato un avversario tutt’altro che mordibo, tenendo testa ai favoriti alla vittoria finale per tre game su quattro.
Le prime due uscite non hanno raccontato un gran che sulle condizioni delle due compagini. Sono stati sostanzialmente due stomp, uno lato G2 e l’altro lato Misfits. Al pirotecnico duo Jankos–Caps ha risposto la coppia Vetheo–Neon e, in entrambi i casi, chi ha preso vantaggio nell’early, l’ha mantenuto fino alla fine. Lo scontro successivo è stato il più combattuto della serie. Quasi 40 minuti di gioco in cui agli ingressi precisi e risolutori di Caps ed alle ulti pixel perfect di BrokenBlade, si sono contrapposti i letali ingressi di Zanzarah ed i continui danni di Neon. Alla fine, i primi due hanno avuto la meglio, anche grazie ad un Flakked, praticamente, immortale. L’ultima partita, infine, per i G2 è stata una semplice sfilata dove lo stile esplosivo e pressorio dei Samurai ha schiacciato i Misfits.
Questa serie è stata perfettamente riassunta da Kenrhen nell’introduzione del quinto game: “(I Fnatic)… stiano giocando per massimizzare il danno emotivo inflitto ai loro fun”1. Perchè in effetti sembra essere veramente così. Dopo due partite e mezzo in balia degli avversari, l’armata arancione riesce a capovolgere totalmente le inerzie della serie dopo la terza sfida. Quel 1-2, infatti, si è rivelato il punto di svolta dell’intera Bo5. Perchè da quel momento in avanti la maggiore esperienza ha avuto la meglio sulla formazione di Youngbuck.
Nonostante il ruolo di calamita per gli occhi di Upset, in questo caso è stato il lavoro corale ad aver tenuto in vita l’armata arancione. Ad esempio, nel già citato terzo scontro, oltre ai danni del tiratore, è stata essenziale la tenuta mentale di Wunder e Razork nell’approfittare dell’attimo di distrazione di Patrik e stendere il tappeto rosso della rimonta. Nel game 4 è stato provvidenziale lo steal dello stesso Razork sul Barone ormai in mano agli avversari ed un Humanoid apparentemente rinato nell’ultimo scontro.
Se da un lato c’è chi festeggia, dall’altro c’è chi rimane con l’amaro in bocca. Vedere questi Excel tornare subito a casa è un grosso dispiacere. Il quintetto inglese era uno tra i più temuti del lower bracket per via della loro ottima lettura del meta e della capacità di portare sulla mappa diversi stili di gioco. Dopo un inizio combattuto e in apparente tranquillità, quella piccola crepa inserita dai Fnatic si è trasformata in una spaccatura. Per carità non si è trattato di un tracollo ma di una serie di piccole disattenzioni che, quando si gioca per restare in corsa, risultano fatali.
Dal punto di vista della crescita questa annata è stata molto positiva per la società di Dave Harris. Per due split consecutivi sono entrati nei playoff, ben figurando in entrambi i casi. Annata da incorniciare per i giovani Finn e Markoon che si sono confermati degni del massimo campionato europeo. Lo stesso si può dire degli esperti Nukeduck, Patrik e Mikyx. Ma, per il tiratore, il confronto diretto con uno dei migliori in quel ruolo, ha evidenziato degli errori di posizionamento sui quali lavorare.
E lo saluto!
Fonti ed eventuali:
1. FNC vs XL (Game 5) – Pg Esports Youtube
Bibbia del sapere – Leaguepedia
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