Playoff LEC R2 – È tornato lo storico dualismo europeo?

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Erano rimasti in cinque a gareggiare il titolo di campioni europei, ma adesso ne sono sopravvissuti solamente tre. La seconda settimana di playoff LEC ha avuto un decorso molto più rapido rispetto alla precedente. Talmente tanto che mi ha lasciato un po’ quel retrogusto che in siciliano esprimiamo come: “bono ma sappi di picca” (lett. buono ma è saputo di poco), ossia buono ma è finito in fretta. Al tempo stesso, sta iniziando a farsi strada il pensiero di star assistendo al ritorno dello storico dualismo FnaticG2.

Sullo stato di forma dei Samurai non vi erano dubbi e loro non hanno fatto altro che confermarlo spedendo, in un battito di ciglia, i Rogue nel Lower Bracket. Dal lato opposto della coppia troviamo dei Fnatic in uno stato di forma mai visto durante l’intero anno. L’armata arancione sta, finalmente, mostrando tutto il potenziale del loro quintetto. Dopo aver superato senza apparenti difficoltà i Misfits, ed aver conquistato il pass per i Worlds, la loro prova del nove si chiamava MAD Lions. Lo scontro è stato, in parte, più equilibrato del precedente ma alla fine sono stati i ragazzi di YamatoCannon ad avere la meglio.

La prossima settimana, in diretta dalla Malmö Arena, sarà quella decisiva per il Summer Split. Ad aprire le danze toccherà alla semifinale del Lower Bracket che, sabato 10, vedrà affrontarsi Fnatic e Rogue. Le due si giocheranno sia il passaggio in finale, dove troveranno i G2, sia la qualifica diretta al Main Event mondiale. Volendo giocare sui pronostici e basandosi solamente sullo stato di forma espresso, l’ago della bilancia pende verso l’arancione ed il conseguente ritorno dello storico dualismo in finale playoff. I Ninja, nonostante il seeding migliore, si ritrovano, quindi, a ricoprire il ruolo di outsider della penultima Bo5 stagionale. A livello di spettacolo, uno scontro Fnatic-G2 sarebbe l’ideale perchè si andrebbero a scontrare le due squadre più in forma del momento, ma guai a dare i Rogue per spacciati.

CHI CI HA LASCIATO

Iniziamo dal duo che ha lasciato la querelle europea. Entrambe le squadre sono cadute per mano dello stesso avversario e rispondono ai nomi di Misfits e MAD Lions. Le loro sconfitte mi hanno dato la sensazione che, in ambedue i casi, mancasse una presa salda sul meta. Come se si fossero basati sulle loro principali strategie senza adattarle alle proposte o allo stile degli avversari.

I Misfits salutano mestamente il panorama competitivo di League of Legends. Il sogno dei Mondiali è stato brutalmente interrotto da dei Fnatic più affamati che mai. Lo score non lascia spazio a risposte, 0-3 secco. Il primo ed il terzo game non hanno raccontato molto, diversa invece la situazione del secondo scontro. Qui, dopo il solito early aggressivo degli orange, i Coniglietti riescono a stallare nelle fasi centrali. L’operazione permette a Neon, e la sua Zeri, di raggiungere il suo, ormai proverbiale, picco di forma. Ma, mentre, i francesi prendevano sempre più il controllo del match, al 47′ è arrivato il teamfight che ha capovolto il tutto.

La società lascia la competizione a testa alta. Nonostante l’annuncio, a mio avviso prematuro, della vendita del loro slot, giocatori e staff hanno onorato al meglio il campionato. Vetheo si è confermato un talento puro, pronto a fare il salto di qualità; Irrelevant è stata la vera sorpresa di questo split. Un giocatore arrivato senza squilli di trombe che lentamente ha convinto anche i più scettici sulle sue capacità. Neon e Mersa, nonostante non siano i più pirotecnici dei player, hanno dimostrato di poter giocare in LEC. Infine, Zanzarah, pur mantenendo una champion pool ridotta, è apparso rinato e in grande spolvero. Tutto ciò è per dire che tutto il quintetto meriterebbe di restare anche per l’anno prossimo nel massimo campionato europeo.

L’amaro in bocca aumenta ripensando al cammino dei MAD Lions in questi playoff. La “polemica” di aver raggiunto i Worlds senza vincere una Bo5 è sulla bocca di tutti ormai. Anch’io la condivido ma in parte, perchè nonostante le sconfitte, il quintetto spagnolo ha disputato uno split da protagonista assoluto, tanto che 4/5 sono stati inseriti nell’All Pro Team1. Certo, l’approccio a questa fase finale non è stato dei migliori e penso che le crepe si siano formate dopo la sconfitta con i Rogue. Contro i Fnatic, gli ultimi due game hanno avuto un andamento simile cioè fino a quando i piani dei Leoncini andavano secondo programma nessun problema. Ma, dopo un paio di teamfight vinti dagli avversari si perdeva ogni presa sulla mappa senza riuscire più a riprenderla.

Nonostante l’uscita infelice, in ottica mondiale, le speranze di vederli almeno al Main Event rimangono alte per quanto mi riguarda. La squadra ha già mostrato una grande affinità e le capacità del coaching staff sono state confermate lungo tutto lo split.

LE DUE SCHIACCIASASSI ED IL TERZO INCOMODO

Come avete potuto intuire dall’attacco dell’articolo, le vibrazioni che mi sono arrivate da questo round 2 di playoff spingono prepotentemente verso il derby LEC. Fnatic e G2 stanno avendo un finale da protagonisti. Il loro cammino continua a non subire intoppi, sembrano gli unici ad avere una lettura chiara del meta; ognuno con i propri punti di forza. Tra di loro cercano posto i Rogue.

Sui Samurai c’è ben poco da aggiungere, sono loro gli elefanti nella stanza. Il loro stato di forma è tale che gli permette di concentrarsi sulle palle curve. Sono stati, fin qui, l’unico team europeo a portare nei playoff Seraphine sulla corsia inferiore e Caps ha anche tirato fuori il suo Varus mid. Quando prendono vantaggio si muovono come un blocco unico che marcia verso la vittoria. L’unica cosa che manca a completare il quadro è lo scontro con l’armata in arancione.

La prima prova del nove, a mio avviso, per ufficializzare il ritorno dei Fnatic al loro posto è stata la sfida con i MAD. Questo perchè, dopo la qualificazione alla rassegna internazionale, temevo che il senso di sazietà prevalesse all’interno del roster. Fortunatamente non è stato così e la bot lane arancione adesso è diventata il nuovo riferimento europeo. Ma la crescita è evidente in tutto il roster, Razork è diventato ubiquitario e, escluse qualche azioni estroverse, prendendo in controllo di una giungla e mezza sta facendo la fortuna dei suoi. La finale sarebbe la consacrazione di questa stagione ma c’è ancora un ultimo step da superare.

Concludiamo con quello che fin qui ho descritto come il terzo incomodo, i Rogue. La squadra, guidata da fredy122, per me sta un po’ in un limbo. Nella semifinale della scorsa settimana hanno alternato fasi in cui erano tutti sulla stessa pagina, a fasi in cui la disgregazione la faceva da padrona. Il game 2 è stato il migliore per loro. Il vantaggio iniziale, seppur non schiacciante, l’hanno mantenuto per buona parte del match. Però, anche qui, sono bastate un paio d’azioni desincronizzate per fargli perdere tutto. Purtroppo però, non ho ancora visto quel cambiamento che mi auspicavo arrivasse durante i playoff. Lo scaling e la devozione di Malrang verso le corsie sono diventati ormai leggibili. E se non arriva quel twist in questa settimana, il passaggio in finale si fa complicato.

GALLERY ROUND 2 PLAYOFF

E lo saluto!

Fonti ed eventuali:
1. All Pro Team – LEC Twitter
Bibbia del sapere onnipresente- Leaguepedia
Originale immagine copertina – esportznetwork

Un commento su “Playoff LEC R2 – È tornato lo storico dualismo europeo?

  1. Pingback: Come i Rogue hanno vinto la LEC contro tutto e tutti - PhaElibus

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