Come i Rogue hanno vinto la LEC contro tutto e tutti

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Si, la notizia che i Rogue hanno vinto il loro primo titolo europeo ormai non fa più rumore. Ma, nonostante sia passata già più di una settimana, sento il bisogno di condividere i miei pensieri sulla finale evoluzione della LEC. Perchè, la vittoria dei Ninja è arrivata contro tutto e tutti. I ragazzi di fredy122 pare che abbiano riconosciuto le migliori armi degli avversari e le hanno fatte proprie. Conquistando finalmente quel titolo che gli era sfuggito dalle mani, specialmente, nel 2021.

Prima di questo scontro mi ero già preparato tutta una narrativa sul ritorno del derby europeo per eccellenza. Tutto il discorso filava liscio, il ritorno delle superpotenze, i G2 che rincorrevano il 10° titolo, i Fnatic che avrebbero scritto, per la prima volta, il loro nome sulla nuova coppa… Qualcuno che non era d’accordo con quanto detto, ossia i Rogue.

Al di là del tifo, per chi segue il competitivo da più di due anni, la vittoria della squadra “di” Steve Aoki un piccolo sorriso lo dovrebbe strappare. O almeno così è stato per me. Vedere Odoamne alzare il trofeo, dopo 8 anni ai massimi livelli, ha scaldato il cuore. Lo stesso vale per Larssen e Trymbi, presenti in quella finale di Spring 2021 persa con il reverse sweep dei MAD. Per Comp e Malrang, invece, ci vedo un momento di riscatto dopo le panchine rispettivamente in Vitality e DWG.

LA STORIA È STATA RISCRITTA

La serie contro l’armata arancione è stata una graduale ascesa verso la vittoria. Nel primo game viene concessa troppa libertà in draft agli opponenti che con Sylas e Yuumi si impongono senza grossi problemi. Tale andamento ha, quindi, rafforzato la mia idea iniziale. Questa però ha iniziato ad incrinarsi nella partita successiva. Qui, le due forze si sono sostanzialmente equivalse perchè all’ottimo avvio dei Ninja, rispondono i ragazzi di YamatoCannon, al 26′, con un perfetto teamfight che riequilibra la situazione. Per dare continuità a questa fragile parità, però, era necessario che i Fnatic non avessero nemmeno un capello fuori posto. Ciò, come facilmente intuibile, non è successo ed in uno schiocco di dita i Rogue si sono portati sull’1-1.

Nella terza sfida, il controllo di mappa dell’angolo rosso si è ridotto ulteriormente. Il loro treno è andato clamorosamente a sbattere contro un muro chiamato Trymbi. Il support polacco, insiema alla sua Soraka, ha salvato da morte certa non si sa quanti alleati. Inoltre, le sue cure si guadagnava così tanto tempo che non importava quanto bene gli avversari iniziassero i teamfight. Game 4 è stato il parco giochi di Malrang. Nessuno degli avversari è stato in grado di fermare il suo libero girovagare con Jarvan IV. E nonostante gli orange abbiano portato il caos sulla Landa, non c’è stato niente che ha distratto i Rogue dal prendersi la terza finale europea.

Se, nella semifinale, i Ninja hanno assorbito dai loro avversari la capacità di gestire il caos, dai G2 hanno rubato il loro buff del live. Storicamente parlando sono i Samurai le “bestie da palcoscenico” europee ma, evidentemente, i Rogue hanno cancellato quel paragrafo e l’hanno riscritto inserendo i propri nomi.

A dispetto della precedente Bo5, qui, i Ninja non hanno avuto bisogno del primo game per riscaldarsi, sono arrivati già belli caldi. Sostanzialmente, la prima e la terza partita possono essere trattate insieme perchè si è trattato di una lenta e progressiva supremazia dei futuri campioni. Il cambio di side dell’ultima uscita, voluto dai G2, non ha minimamente influenzato gli avversari che, anzi, hanno distrutto il nexus nel minor tempo di giornata (29:09). La sfida più combattuta è stata la seconda, dove i ragazzi di Dylan Falco sono giunti a poco più di un passo dal conquistare un punto. Proprio come game 2 contro gli Orange, dopo un iniziale vantaggio, i Rogue tirano troppo la corda e al 36′ perdono un teamfight che porta gli avversari a distruggere una torre del nexus. L’armata di fredy122, però, riesce a mantenere il controllo e si portano a casa anche questa.

GLI ANZIANI DEVONO RESTARE AL BARETTO

Che il 2021 non fosse stato l’anno dei due capisaldi dell’Europa lo si era capito ben prima degli scontri conclusivi. Ma quello che è successo in questi playoff era tutt’altro che pronosticabile. Sia G2 che Fnatic sono stati buscamente riportati alla realtà e non sono stati pronti a reagire. Ogni loro tentativo si è infranto su dei Rogue che li hanno letti come un libro aperto.

Prima di affrontare il racconto dei team sconfitti è importante fare questa premessa: il principale fautore delle loro performance sotto tono sono i loro avversari. Lato G2, per trovare il meno peggio del quintetto è necessario guardare il game 2, in quanto l’unico dove hanno lasciato un segno. Caps e Jankos hanno, finalmente, mostrato quella sinergia e cooperazione che li contraddistingue. Purtroppo, però, ciò si è visto solo in quella partita. Lo stesso si può dire della proverbiale dominazione di BrokenBlade in corsia, che, al contrario, è comparsa solamente nell’ultimo scontro della serie. Su Flakked e Targamas preferirei non puntare il dito perchè, oltre ad essere facile da fare, non reputo corretto che dei giocatori così giovani vengano sobbarcati di tali responsabilità. Di certo, non hanno avuto i clienti più semplici con cui avere a che fare.

Le sensazioni legate ai Fnatic sono un tantino più positive poichè sono rimasti in partita più a lungo dei precedenti. La prima partita porta, sostanzialmente, la firma di Humanoid il quale, oltre ad una triple kill in solitaria, domindando la corsia centrale ha permesso al resto del team di prendere il controllo della mappa. Purtroppo però, come per il suo collega precedente, il tutto è durato giusto un game. Upset ed Hylissang hanno gestito bene la fase di corsia, il che non è una sorpresa, ma nei diversi teamfights hanno più volte spinto troppo oltre. Meno appariscenti del solito Wunder e Razork. Il giovane jungler, con l’avanzare del tempo, ha faticato sempre più a leggere i movimenti dell’avversario diretto. Anche lui, in qualche occasione, si è fatto prendere dalla fretta ma sono errori che si può permettere di fare. Il toplaner in arancione ha faticato parecchio a tenere a bada uno scatenato Odoamne in grado di vincere la lane in qualunque condizione.

GALLERY FINALE

E lo saluto!

Fonti ed eventuali
Highlights LEC – LEC Youtube
Bibbia del sapere – Leaguepedia
Fonte immagine copertina – Rogue Twitter

Un commento su “Come i Rogue hanno vinto la LEC contro tutto e tutti

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