I quintetti zoomer di Astralis e SK da non sottovalutare

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Il penultimo appuntamento di questa maratona dei roster LEC è dedicato a due squadre che molti tendono a sottovalutare o proprio a non considerare, almeno questa è la mia percezione. Si, non sono squadre che hanno mai dichiaratamente puntato alla vittoria, ma non per questo non vanno attenzionate. Nel mio immaginario sono, per fare un paragone calcistico, delle società come Sassuolo e Torino. Ovvero squadre che per mancanza di mezzi o di possibilità economiche non possono puntare alla vetta ma possono comunque dire la loro e dare lustro al campionato. In sostanza, i protagonisti del pippone sono SK Gaming e Astralis.

Come da prassi, anche in questo caso c’è un fattore che accomuna le due società oltre a quello scritto sopra. Ovvero, si presentano a questo 2023 con dei roster estremamente giovani. In casa tedesca c’è solo un giocatore che non è nato nel 2000, mentre, in terra danese sono due. Data tale condizione è difficile pensare che questi quintetti siano già pronti a dettare legge sulla Landa ma, per lo meno nel winter, hanno le potenzialità di piazzare qualche tiro mancino a compagini più affermare. E se tutti andrà per il verso giusto magari togliersi qualche soddisfazione negli split successivi.

DALLA QUASI CESSIONE AGLI INVESTIMENTI PRO LEC

Da sinistra verso destra: Finn (top), 113 (jungle), Dajor (mid), Kobbe (adc), JeongHoon (support). Fonte astralis.gg

Come già annunciato dal caro Deugemo lo scorso mese, l’aspetto più chiacchierato dell’off-season degli Astralis è stata la loro permanenza o meno in LEC. Questo perchè, come ribadito nello stesso video del collega1, più volte è rimbalzata la notizia di una trattativa tra Karmine Corp e l’organizzazione danese per la cessione dello slot ai francesi. Dopo un accordo di massima, però, le parti, una volta messe bianco su nero le rispettive richieste, non hanno trovato punti in comune per concludere l’affare. La notizia ha scatenato un grande dispiacere tra il pubblico che in parte condivido e in parte no. Perchè, si, magari per i danesi League of Legends non è il prodotto di punta ma è comunque un’ottima vetrina internazionale e, inoltre, essendo i venditori sono loro a fissare il prezzo.

Nonostante ciò, come si legge sul comunicato ufficiale della società, gli Astralis stanno dedicando qualche risorsa in più al prodotto di punta di mamma Riot. Infatti, da quest’anno i giocatori non faranno più i pendolari Germania-Danimarca perchè anche gli stellati avranno una base a Berlino. E, come si evince dalle parole del direttore sportivo Kasper Hvidt, questo rappresenta un bel passo in avanti per la società. “Rifinire la struttura attorno alle esigenze del team e creare un ambiente più sano per gli allenamenti era uno dei più grandi desideri di questa off-season”2.

Quindi, alla luce di questo, concordo con il fatto che gli Astralis non saranno la squadra più emozionante del campionato ma ritengo che anche i team che non puntino necessariamente alla vittoria siano essenziali per l’ecosistema competitivo, anche solamente per fare da talent scout per le prime della classe. Ma adesso bando alle ciance e veniamo a noi. I cambiamenti introdotti dai danesi sono minimi e da quello che si evince hanno avuto anche poco tempo per operarli. Della scorsa stagione ritroveremo Dajor (mid), Kobbe (adc), JeongHoon (support), che ho già maledetto per essersi tagliato i capelli, e l’head coach AoD.

TOP. Cambio di paradigma in corsia superiore. Al posto dell’esperto e profondo conoscitore delle losing lane Vizicsacsi è stato chiamato il giovane e versatile Finn Finn Wiestål. L’ex Excel, quasi fosse uno scherzo del destino, ha dovuto cedere nuovamente il posto a Odoamne3, come già aveva fatto nel 2020 con i Rogue. Ripetendo quanto detto nell’articolo precedente, pur capendo l’opportunità di portarsi a casa il campione europeo in carica, la delusione per Finn rimane. In questo passaggio però vedo l’opportunità di ritargliarsi un posto da attore principale. È capitato più volte che lontano da pressioni legate ai risultati e dai fari puntati un giocatore riesca a crescere ed a raggiungere livelli che, magari, non pensava di poter raggiungere. Inoltre, si ritrova in un roster variegato in termini di stile di gioco, poichè alla sua propensione offensiva si contrappone lo stile più controllato della midlane e del tiratore.

JUNGLE. Come nei migliori film di spionaggio, dopo il fallimento della trattativa con i Karmine, gli Astralis pescano in casa francese il rimpiazzo del partente Xerxe. A soffiare il titolo di giocatore più giovane del roster a Dajor, è arrivato Doğukan Balci, in arte 113. Come apprendo da Deugemo, il turco classe ’04 è stato additato dal pubblico della LFL come principale causa del calo di prestazione del team d’oltralpe nella seconda parte del 2022. Non entrerò nel merito della questione perchè non ho seguito la lega regionale, ma se, in terra danese, saranno in grado di farlo tornare ai livelli che gli hanno permesso di vincere lo spring split ed il successivo EUM, sarà un acquisto più che azzeccato. In quanto rookie il tempo è suo alleato e in un ambiente più protetto come quello danese ci sono i pressupposti per crescere bene.

L’ultima modifica riguarda il coaching staff, poichè a fare da vice allenatore non ci sarà più Hansen che ha accettato la corte degli LDLC. Dalla smantellata academy è stato promosso in prima squadra Vandett0. Un profilo che già vanta una pluriennale esperienza nelle ERL. Per quanto riguarda i pronostici, non dico che si tratta di una squadra da podio ma che l’ottavo posto non è così impossibile quanto molti pensano.

CHE SIA IL PRIMO PROGETTO PLURIENNALE EUROPEO?

La nuova linfa degli SK. Fonte Twitter

Liberi di crederci o meno ma questa introduzione l’avevo già in mente prima di vedere il video di Deugemo4. Si, perchè il ruolo storico degli SK Gaming mi sembra che venga spesso dimenticato. Si, non sono la società che rimane impressa per chissà quali risultati, ma, insieme ai Fnatic, è l’unica che ha sempre fatto parte della scena competitiva europea. Il primo ricordo legato al team tedesco risale al 2019 quando lanciaro al grande pubblico Selfmade e Crownshot, fautori dell’ingress ai playoff dello spring di quell’anno.

Successivamente sono arrivati altri due sesti posti ma nel 2022 non si è mai andato oltre l’8°, cosa che li ha anche esclusi dai playoff. Data la situazione un, pressochè, totale reset era pronosticabile, e così è andata. Gli unici sopravvissuti sono il midlaner Sertuss, riconferma più che meritata visti i miracoli dell’anno di esordio, e il coach Swiffer. Per il resto, abbiamo quattro new entry.

TOP. Dopo un inizio di summer split in sordina, dove sembrava l’ennesimo rookie lanciato allo sbaraglio, Joel Miro Irrelevant Scharoll sorpende tutti e partita dopo partita incide il suo nome nel novero di coloro che meritano un posto in LEC. Fortunatamente, gli SK se ne sono accorti e si sono assicurati le prestazioni del giovane tedesco. Anche lui, come il collega precedente, è un toplaner versatile e non dedicato solo alla weak side. Un’altra similitudine è che sarà inserito in un quintetto di giocatori estremamente giovani dove tutti vorranno mettersi in mostra. Non me lo immagino da subito a ritagliarsi un ruolo da protagonista ma se riesce a mantenere gli standard del 2022 sarà, sicuramente, uno dei nomi da segnarsi per il futuro.

JUNGLE. Dopo due anni passati negli Excel, per Mark Markoon van Woensel è giunto il momento di cambiare aria. Come per l’ex compagno Finn, per il jungler mi risulta più semplice vederlo come uno dei candidati trascinatori della squadra. L’esperienze raccolte nelle, purtroppo, brevi serie prolungate in LEC giocheranno un ruolo importante per l’olandese. Certo, dopo aver completato l’impresa di portare una squadra ai playoff ricominciare da zero con un altro team non un aspetto è semplice da affrontare. Ma se realmente la società non pretenderà dei risultati immediati, aspettarsi dei bei passi avanti split dopo split non è utopia.

BOTLANE. A differenza di tutti gli altri casi, qui la botlane verrà trattata come un unico blocco. Perchè gli SK Gaming hanno fatto spesa in Francia e dagli LDLC si sono presi l’intera corsia inferiore, quella composta da Thomas Foucou e Mads Schwartz, più noti come Exakick e Doss. I motivi a favore di tale scelta sono facili da intuire, ti sei assicurato una coppia già rodata nell’unica corsia dove non si gioca da soli. Come Deugemo4, anch’io nutro forti dubbi sulle prestazioni del support. Il danese, nella sua prima apparizione con i Misfits non ha lasciato alcun segno; così come nello split in maglia Cyberground. Il tiratore francese sarà, invece, tutto da scoprire. Dopo aver girovagato un po’ per l’Europa ha trovato la sua dimensione tra i lionesi con i quali ha vinto due split e per tre volte ha raggiunto le semifinale di EUM.

Come ho già ripetuto più volte, si tratta di un quintetto estremamente giovane ed in quanto tale servirà molta pazienza. Se gli SK hanno in mente un progetto a lungo termine, sulla scia dei coreani s’intende, questo è l’inizio perfetto. Anche da loro non ho grosse aspettative per il Winter Split, per quanto il nuovo formato stravolgerà ogni piano, me li immagino in piena lotta per l’ottavo posto. Diverso sarà il discorso per spring e summer ma su questi ci fantasticherò a tempo debito.

Siamo ormai giunti alle battute finali di questi sermoni sui nuovi roster. Mi sono lasciato per ultimo le due squadre dalle quali mi aspetto un sonoro riscatto dopo la pessima annata precedente, ovvero BDS e Vitality. Si, la storia non permetterebbe di fare parallelismi tra le due ma io ho percepito lo stesso tipo di delusione da ambo le parti.

E lo saluto!

Fonti ed eventuali:
1. MA GLI ASTRALIS SONO ANCORA IN LEC? – Deugemo Youtube
2. Comunicato ufficiale Astralis – astralis.gg
3. ASTRALIS ROSTER ANNOUNCEMENT FOR LEC 2023 – Astralis LoL Youtube
4. TRA PASSATO E FUTURO: LA GENERAZIONE Z DEGLI SK GAMING – Deugemo Youtube

Un commento su “I quintetti zoomer di Astralis e SK da non sottovalutare

  1. Pingback: Vitality e BDS questo deve essere l'anno del riscatto - PhaElibus

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