Al via il Winter Split. G2 e Vitality partenza col botto

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Il nuovissimo Winter Split della LEC ha finalmente preso vita. Tutte le chiacchiere ed le presentazioni dell’off-season lasciano il posto ai verdetti sul campo. Insieme alla competizione, ha preso il via anche il valzer dei pronostici, ma, sinceramente, basarsi su appena tre partite, quando ci sono ancora mesi di scontri, mi sembra alquanto azzardato. Si può, però, affermare che buona parte delle aspettative della vigilia sono state confermate.

La prima classifica del winter split. Fonte Leaguepedia

Dando un rapido sguardo alla classifica G2 e Vitality hanno avuto il migliore avvio. Ad una lunghezza di distanza troviamo KOI e MAD Lions che devono oliare qualche ingranaggio ma ci stanno. Alle loro spalle, il nutrito gruppo delle false partenze. Per quanto sia rumoroso, l’inizio a singhiozzo dei Fnatic non dovrebbe sorprendere perchè, come ci ricorda Deugemo1, ormai è tradizione. Sconvolgono maggiormente gli Excel che, al di là dei risultati, hanno evidenti problemi di sinergia, esposti già da Vetheo in intervista2. Infine, SK, Heretics, BDS e Astralis mostrano il classico quadro delle squadre che hanno iniziato da poco a giocare insieme. La comunicazione non è pulita, difficoltà nel riprendersi da uno svantaggio o di difendere un vantaggio e fatica nel passaggio da early a mid game.

Infine, riguardo al meta, l’unica certezza che si gioca in 13.1, per il resto ci si è capito ben poco. K’Sante sembra un pick solido per la top, in giungla la predilezione è su campioni con cc pesanti (es. Sejuani e Maokai), in mid si va di scaling. Sulla corsia inferiore spopola il doppio adc con Ashe support. Ma poi arrivano i G2 che scombinano tutte le carte vincendo con qualsiasi quintetto abbiano in mano. Con due compisizioni che potremmo definire sinner-like sono andati sul velluto, schiantando Fnatic e Astralis. Quindi, il meta europeo direi che è tutto tranne che ben definito.

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Partiamo subito con l’elefante nella stanza, G2 e Vitality hanno asserito dominanza. In realtà, l’unica squadra che mi ha dato la sensazione di essere una schiacciasassi è la prima. La seconda, però, viaggia ugualmente a punteggio pieno e nonostante una partenza che non definirei comoda. Poi, nel novero dei team con la migliore partenza rientrano anche KOI e MAD Lions. Ma andiamo un po’ più nel dettaglio.

G2. Già dopo la prima vittoria, diversi Nostradamus li hanno battezzati prossimi contendenti al titolo mondiale insieme a Corea e Cina. Raga, siamo al Winter split, ancora non abbiamo visto niente. Su una cosa però sono d’accordo, cioè quel richiamo ai gloriosi Samurai del 2019. Il mio scetticismo è stato, definitivamente, cancellato al termine del terzo game. Perchè solo una squadra in quello stato di forma poteva vincere così in scioltezza con Karma top e Zac mid (full ap). Sullo storico derby con i Fnatic, non c’è molto da dire. È ormai risaputo che gli orange vogliono vincere con lo scaling, dall’altro lato lo sanno e puntualmente virano sull’aggressività in early. Da qui la scelta di lasciare libera Yuumi per scatenare il Draven di Hans Sama che ha scritto la parola fine già al quarto minuto prendendo una doppia uccisione. Tiratore francese che, tra l’altro, è, insieme a Yike, il protagonista assoluto di questa prima giornata di campionato.

VITALITY. Meno imponenti dei precedenti ma comunque efficaci, i Calabroni hanno cancellato in un sol colpo la pessima annata dalla quale provengono, un ottimo passo verso il riscatto in cui speravo. La squadra mostra una sua identità ed un’ottima solidità di partenza. Probabilmente il primo game, vuoi anche per l’emozione del debutto, è stato quello dove hanno sudato maggiormente. Ma anche lì, sono stati lesti a cogliere una scelta errata degli avversari e capovolgere immediatamente le sorti dell’incontro. Più puliti nelle sfide con Heretics e MAD Lions dove lentamente, ma inesorabilmente, hanno consolidato il vantaggio iniziale. Gli occhi erano puntati giustamente su Bo perchè il mistero è stato finalmente svelato e si, il giocatore ha rispettato le aspettative, ma non è che abbia vinto da solo. Inattaccabile il dato delle 13 vittorie consecutive ma sono altrettante le partite disputate, quindi attenderei un altro po’ prima di dargli del predestinato. Un altro che ha fin da subito dettato legge sulla landa è stato Photon, non un trasciantore ma un altro che in quanto a solidità ha già detto la sua.

KOI. Che gli eredi dei Rogue siano sulla parte alta della classifica non sorprende nessunno. Pochi cambiamenti ma sempre lo stesso Malrang, pattern di giungla alternativi ma funzionali. L’integrazione di Szygenda sembra procedere liscia, con il danese già più volte protagonista di splendide azioni. L’avvio non è perfetto perchè, nell’ultima sfida, si è scelto per una comp povera di dps che gli avversari hanno ben identificato ed inibito. Il resto è, sostanzialmente, come l’avevamo lasciato.

MAD LIONS. Magari non è ancora trascorso abbastanza tempo ma di MAD qui c’è ben poco. I madrileni appaiono più contenuti di quanto ci si potesse aspettare, specialmente la loro corsia inferiore. Nelle prime due uscite si è visto un gioco tranquillo, dove non si sono corsi rischi, come se avessero inserito il pilota automatico. Nello scontro con i Vitality, invece, qualche crepa da sistemare si è vista, specialmente a livello di tenuta mentale quando lo scontro è in equilibrio anche nelle fasi avanzate. Sull’esordiente Chasy valgono le stesse cose già dette per Photon, una ventata di aria fresca per tutte le corsie superiori europee.

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Maestro mi scusi

Dopo aver scomodato ingiustamente Luigi Pirandello, l’attenzione può essere spostata verso quei team che non hanno brillato nella prima uscita nel winter split. Si, gli Astralis sono gli unici a non aver ottenuto ancora un punto ma il gioco che hanno mostrato è molto simile al quartetto che è riuscito a strappare una vittoria. Perchè buona parte di questi 1-2 sono arrivati più per demeriti degli avversari che per un’imposizione di forza dei vincitori.

HERETICS. Tra coloro che hanno convinto meno, i novellini sono quelli che sono usciti più a testa alta. Favoriti anche da un atterraggio morbido (primo game contro gli Astralis), Jankos & co hanno subito messo in chiaro che non sono in LEC per regalare punti. Evi è apparso immediatamente in grande forma, portando già lustro a K’Sante con il quale ha tenuto in piedi un paio di partite. Bene anche Ruby, protagonista con Cassiopeia e Azir. Il neo della settimana è però rappresentato dallo scontro con gli SK. Dove, nonostante una posizione di lieve vantaggio, un paio di decisioni discutibili3, specialmente con il duo d’esperienza in squadra, causano la seconda sconfitta in classifica.

FNATIC. Le tradizioni vanno rispettate. Cambiano gli anni ma le partenze diesel degli Orange rimangono. Anche in questo 2023 l’avvio di stagione non fa gridare al miracolo. Lo scontro con i G2 va totalmente dimenticato dato che non si è nemmeno scesi in campo. Più amaro, invece, il finale con i Vitality dato che dopo un bel testa a testa con i francesi, il mancato richiamo in base dopo un Barone Nashor, ha regalato una carneficina e conseguente vittoria agli avversari. Magari i Calabroni avrebbero vinto ugualmente ma così gli hai semplificato il lavoro. Fortunatamente per loro però la vittoria con i KOI può risollevare il morale e porre una base dal quale ripartire. I nuovi innesti Rekkles e Rhuckz non hanno fatto niente di eccezionale, mentre, appaiono abbastanza in forma Razork e Wunder, nonostante la sofferenza, del primo, nelle fasi di corsia.

BDS. Se cercate il riscatto tornate alla parte dedicata ai Vitality. I cambiamenti dell’organizzazione svizzera non sembrano aver portato particolare migliorie. Ma, va detto che qualcosa si sta muovendo. Lo scontro con gli SK di domenica è lo specchio dello stato di forza del team. Si è trattata di una sfida alla pari dove si è portato a casa il punto chi è riuscito a gestire meglio i teamfight. Lo stesso si può dire per la prima metà di partita contro gli Excel ma questa, sul finale, ha messo in evidenzia le difficoltà di gestione del late game visto che gli avversari erano diventati i padroni della landa. Fra tutti sono apparsi subito in grande spolvero Sheo e Crownie, a corrente alternata gli altri membri del quintetto.

EXCEL. Nonostante il successo ottenuto contro i precedenti, il quintetto guidato da Youngbuck è stata probabilmente la sorpresa negativa di inizio winter split. La squadra è apparsa decisamente slegata ed è solo grazie all’esperienza che non si ritrova sul fondo della classifica. Odoamne nonostante giri già a pieno ritmo, sembrava predicare nel deserto. Xerxe è l’emblema di una comunicazione che va sistemata dato che più di una volta si è lanciato in ingaggi che si sono rivelati scellerati. Anche Vetheo non è stato il protagonista che abbiamo visto con i Misfits ma sappiamo che è all’interno di un percorso di crescita e sta allenando campioni con i quali si trova meno a suo agio2. Per Patrik e Targamas normale amministrazione. L’ingresso al group stage non è scontato, quindi serve di più.

SK. Ad ogni rivoluzione seguono dei tempi di assestamento, questo è risaputo, e la compagine tedesca è ancora in questa fase. In ogni partita si sono visti sprazzi di gioco di squadra e di un’armonia crescente ma, al momento, non è sufficiente per competere in LEC. Lo stesso si può dire dei singoli, Doss è stato il trascinatore nella vittoria contro gli Heretics; Sertuss ha provato a farlo con i BDS. Un po’ nascosto Irrelevant ma sappiamo che è un player a carburazione lenta. Il quintetto è molto giovane e, come detto in precedenza, servirà pazienza prima di vedere i risultati. Nonostante ciò, sono saliti sul treno 1-2 cosa che li tiene in perfetta salute per la lotta verso la top 8.

ASTRALIS. Alla fine arrivano gli Astralis che danno credito a tutti i detrattori che, già in off-season, li volevano fuori dalla LEC. Al fronte di un calendario non tanto abbordabile, i danesi sprecano l’occasione di portarsi a casa il primo punto proprio all’esordio contro gli Heretics. Come i precedenti anche per loro le modifiche non sono state metabolizzate del tutto, il nuovo quintetto appare disunito e ancora alla ricerca dell’intesa migliore. L’unico che sembra già in pieno ritmo winter split è Finn, il toplaner ha dato lustro delle sue capacità di carry del team, ma LoL ci insegna che con gli 1v5 non si vincono le partite, per lo meno in competitivo. A sprazzi si sono visti anche JeongHoon e 113 ma ancora troppo poco per essere incisivi.

Con questo termina il primo, di quello che mi auguro sia una lunga serie, dei pipponi LEC. Anche per me si tratta del primo approccio con il nuovo formato LEC quindi anch’io sono in fase d’adattamento. L’appuntamento adesso è per la prossima settimana con la week 2 del winter split. Essendo nuovamente 15 partite, vi avviso che vi attenderà un altro pippone.

E lo saluto!

Fonti ed eventuali:
1. Lec, le altre false partenze dei Fnatic – esportsmag
2. Prima intervista Vetheo, winter split – lolesportsvods
3. Highlights winter split day 3 – Onivia

Un commento su “Al via il Winter Split. G2 e Vitality partenza col botto

  1. Pingback: SK e BDS dominano la week 2 di LEC. Vitality già qualificati - PhaElibus

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